lunedì 29 dicembre 2008

Un bel pugno di amici

Allora gente, avete mangiato a sufficienza in questi giorni? Vi è rimasto un pò di spazio per il cenone dell'ultimo dell'anno? Eheh!
Potrei adesso mettermi a farvi la lista delle belle e brutte cose di questo anno che sta per finire, ma sinceramente non ho neanche tanta voglia di pensarci, quel che è stato è stato in fin dei conti, e se qualcosa è andato storto non si può far altro che tentare di far meglio in futuro.

I miei si sono concessi un viaggetto a Barcellona per festegiare le loro nozze d'argento. Auguri quindi babbo e mamma!
Quando Casa Cenina è libera gli amici non tardano ad arrivare...perchè in fondo si sta proprio bene qui da me. Ho giocato nella neve con i cani ieri e poi mi sono asciugata al fuoco con musica in sottofondo. Direi che il 2008 si chiude in una pacifica bellezza. Poi domani parto con altri cinque e andiamo a festeggiare capodanno a Vienna. E' stato un pò un parto questo microviaggio, però alla fine ce l'abbiamo fatta ad organizzare. Nonostante i numerosi problemi che Andrea ha dovuto affrontare con gli austriaci hotel, mi ha or ora comunicato la Vanessa che i biglietti del treno stanno arrivando. E meno male via! Capodanno fuori da Arezzo! Non se ne poteva veramente più del concerto in Piazza Grande.
E quindi come ho già accennato, sabato sera casa si è riempita degli amici di sempre, tutti quanti. E' stata una gran serata! Mi ci è voluta quasi tutta la domenica per rimettere in ordine cucina e salotto, ma con calma alla fine ci sono riuscita. Eheh.
Ci stiamo un pò allontanando. Città universitarie diverse, nuovi amici, le nostre vite che piano piano si delineano, divergono dal liceo, dalla giratina nel Corso il sabato sera. E per fortuna direi! Però ogni tanto una cena così, tutti insieme, fa molto piacere, perchè come ha detto la Sarah l'altra sera ci sono degli amici che puoi non vedere per mesi o anni, ma quando poi li ritrovi ti sembra che non sia passato neanche un giorno e tutto ricomincia come prima, con gli sherzi, le battute e gli abbracci di sempre.
Vi ringrazio quindi per la splendida serata ragazzi, anche se non passerete mai da questo blog perchè siete pigri, lo so!
E per coloro che presto partiranno in Erasmus, ricordatevi di questo speciale sabato sera, perchè alla fin fine sappiamo come ritrovarci anche se ogni tanto ci perdiamo di vista. Avremmo un sacco di cose da raccontarci quando poi ci ritroveremo.

sabato 20 dicembre 2008

Oh fiorentini, mi avete esiliato...prendete la merda che Dio v'ha mandato!

E' finalmente tornato il sole a Firenze, dopo ben tre settimane di pioggia incessante.
Ha piovuto così tanto che l'Arno ha fatto anche preoccupare qualcuno (in effetti era bello pienotto), e ha piovuto così tanto che oramai l'ombrello era diventato l'estensione naturale della mano. Girovagando per la città, mi sono accorta che più o meno tutti ci comportiamo allo stesso modo quando dobbiamo muoverci con l'ombrello aperto. Quando cammini devi avere la massima concentrazione, non solo perchè devi evitare atleticamente le pozzanghere e i pozzi che ricoprono gran parte dei marciapiedi, ma anche perchè devi farti spazio civilmente tra la folla. Ci sono gli ombrelli facili da superare, come per esempio quelli che si sono fermati a guardare una vetrina, oppure quelli che vanno nella tua stessa direzione e sorpassi senza troppi problemi. Ma quando attraversi la strada? Quando un'intera squadriglia di ombrelli ti investe e tu sei l'unica persona che va in senso contrario all'attacco? Quando il marciapiede è troppo stretto? In queste situazioni entra in vigore la costituzione dei portatori di ombrelli, un insieme di leggi nè scritte nè orali che però ti permettono di mantenere i livelli di isterismo al di sotto della soglia massima di indecenza, che di solito è comunque inferiore alla soglia di un giorno di sole.
Io sposto l'ombrello a destra e tu a sinistra, mi fermo un attimo prima della pozza e ti lascio passare tanto non ho furia, alzalo tu l'ombrello che io ti passo sotto, rallento e mi tengo un pò a distanza sennò mi sgoccioli tutto sulle scarpe, certo che potevi anche aspettare che passassi io, non scendo manco morta dal marciapiede quindi vedi di spostarlo quel cazzo di ombrello coi fiorellini che ti ritrovi, guarda qua mi hai fatto cadere precisa nella pozza, passa passa sei hai tanta furia, perchè tutti hanno un ombrello più grosso del mio? °_°
Conversazioni intere, litigate furiose, insulti e anche peggio, solo con la forza dello sguardo. Non si parla mai in queste situazioni, quasi mai, perchè ognuno è troppo impeganto a tenere all'asciutto se stesso. Anche solo emettere un suono vocale potrebbe farti arrivare quella maledetta goccia gelata che non si sa come è sempre la più grossa pensabile esattamente al centro della cucuzza, facendoti rabbrividire fin nelle ossa, oppure anche solo una molecola di H2O potrebbe posizionarsi al centro delle lenti degli occhiali e darti fastidio per ore, fino a quando non sarai in un posto chiuso e tranquillo in cui la potrai togliere gentilmente con il fazzoletto, evitando così la ditata furiosa e bagnata che non ti farebbe vedere più un tubo proprio mentre stai camminando così precariamente. I cartelli stradali poi, sono la chicca migliore, perchè, è ovvio, il tuo ombrello, per quanto schifoso e distrutto possa essere, non riesce a passare tra il palo del segnale e il muro. Allora te già tre metri prima ti accorgi dell'ostacolo, fai un velocissimo e complicatissimo calcolo probabilistico, inserisci un pò di statistica, risolvi un paio di equazioni di fisica dinamica e stabilisci, con certezza, che il tuo ombrello passerà sicuramente in quello esiguo spazio. Arrivi dunque all'altezza del segnale stradale e muovi impercettibilmente il tuo microtetto portatile così da renderlo plastico, caso mai tu avessi sbagliato un logaritmo due metri prima, in fondo è difficile farli a mente. Ecco che tu continui spedita per la tua strada e due passi dopo ti accorgi che il tuo fido ombrello è rimasto però dall'altra parte. Torni indietro e superi con lo sguardo basso il segnale stradale, questa volta scendendo dal marciapiede. Qualcuno ti avrà visto? Perchè devo fare sempre queste figure di merda?!? Eppure secondo me ci passava! Ma perchè avevo cinque a matematica al liceo? Questa volta li avevo fatti giusti i calcoli!
D'altronde non tutti siamo dei geni, come ha brillantemente sottolineato un omino che ho incrontrato per strada, il quale non si è mosso nemmeno di un millimetro con quel suo ombrello gigantesco che si ritrovava. A quel punto son stata io che mi sono giostrata tra le pozze cercando di proseguire il mio cammino. Avrò avuto uno sguardo di fuoco, quasi sicuramente, e forse è per questo che come niente fosse mi ha detto gentilmente:
"Eh oh signorina, e piove".
Nooooooo! Ma davverooooo?!?!?!

Mi dispiace di avere un pò trascurato questa bestiola di blog, però ho dato tre esami in un mese, e il tempo è risultato stranamente scarso. Ne approfitto comunque per farvi gli auguri di Natale, per ora con questo mio post, e se mi è possibile passando a salutarvi nei vostri rispettivi blog.
E se per caso qualcuno si stesse ancora chiedendo cosa significa il titolo che ho messo, vi consiglio di scoprire Riccardo Marasco, autore anche della leggendaria Teresina.
Portate la gioia nella vostra famiglia. Oh oh oh!

venerdì 14 novembre 2008

I' pan co' l'olio

Un mio vecchissimo compagno di scuola, alla domanda "Cosa vuoi di più dalla vita?" rispondeva con marcato accento aretino "I' pan co' l'olio", felice canzonatura della pubblicità dell'amaro Lucano. Aveva dannatamente ragione.
Torno adesso da Milano. Sono stata a vedere il concerto dei Simple Plan all'Alcatraz: gran serata. Mi sono divertita molto, ho girato per il centro, ho fatto acquisti, e mi sono guardata in giro, come faccio sempre: una ragazza in solitaria con le cuffie alle orecchie che, silenziosa, cammina e guarda, guarda, guarda.
Milano non fa per me. Decisamente no. Per carità, è una metropoli interessante, dove trovi sempre un sacco di cose da fare, è piena di bar, locali, negozi, eventi vari, ma bella no, per niente. E' proprio vero che il caro Renzo Tramaglino non aveva mai tolto il naso dal lago di Como per essere così stupito alla vista del Duomo: grigio, sproporzionato nella piazza, ostile, una brutta copia di Notre Dame. Sono i negozi la vera opera d'arte. Mi avvicino alla vetrina di Prada e mi dico "caspita, hanno già messo le decorazioni di Natale e siamo appena a metà novembre...ah no, è illuminata così di suo...luminosa e abbagliante, in modo tale da non riuscire a vedere il prezzo della moda esposta". E mentre i faretti della vetrina fanno sole in un pomeriggio buio e piovoso d'autunno, come non fermarsi a prendere un caffè in uno dei mille splendidi bar, o come non farsi trascinare dalla folla in un negozio dietro l'altro? Poi uno è stanco dopo lungo shopping e quindi prende un taxi, chiaro. Caterina non va in città poi così tanto spesso in fin dei conti , e quindi perchè non approfittare del lusso di farsi scarrozzare da un tassista milanese DOC, che appena sentito un accento diverso dal suo si informa sulla tua provenienza/nazionalità?
- Arezzo?
- Sì, vengo da Arezzo...
- Mmmm...
- (...)
- (???)
- Vicino a Firenze.
- Ah ecco sì, mi sembrava! Bella Firenze? Non ci sono mai stato.

Gente grigia quella di Milano, grigia e con lo sguardo nebbioso, proprio come Milano stessa. E poi uno si sorprende a sentire che gli agriturismi fanno il pienone di milanesi stressati in vacanza nella verde e soleggiata Toscana! Ci credo, vuoi mettere il fascino di un trattore rispetto alla luce gialla ittero della metropolitana?!? Però sono gente di stile, gente alla moda, gente giusta. Non conta il fatto che hanno gli occhi persi nel vuoto mentre si aggrappano di malavoglia alle sbarre del tram/filobus/autobus, dopo una giornata difficile e di lavoro senza sosta, con a pranzo solo un panino e il freddo e l'umidità nelle ossa. No, tutto questo non conta, perchè anche nella più sconvolta e stanca donna che incontri puoi scorgere appesa alla spalla, ben circondata da un braccio avvinghiato e protettivo, la borsa. E che borsa! La donna milanese può anche addormentarsi in piedi, può essere slavata e con il trucco decisamente da rifare, ma la borsa è comunque quella giusta: Prada, Louis Vuitton, Gucci, simboli di appartenenza alla frenetica vita moderna. Belle, bellissime borse, capitali e stipendi spesi in quei pochi centrimentri cubi, che però ti fanno essere a posto con te stessa e con tutti gli altri. Per gli uomini, invece, è il cappotto che segna i diversi gradi di appartenenza alle classi sociali della Milano bene: i piumini sono out, impermeabili anni '30, giacche con cappuccio e cappotti lunghi sono invece molto in.
A Milano vedi la mattina avvocati e uomini d'affari in giacca e cravatta con in testa il casco...vanno a lavorare in bici, perchè così sono eco. La signora settantenne, agghindata di tutto punto, che è appena andata a fare colazione con le amiche torna a casa con il filobus e guarda storta l'immigrato di turno che non le cede il posto a sedere. Mamme che tengono per la mano bambini frenetici e iperattivi parlano con l'auricolare e attraversano con il rosso perchè è tardi, è tardi, è tardi.

Sapete che? Tenetevi pure l'happy hour accanto al sushi bar, fate un salto al veggie restaurant e poi ritrovatevi la sera in disco, sì dai, quella davanti all'eritreo, ma come non sei mai stato all'eritreo? è troppo buono, ci devi andare! anzi guarda, facciamo break insieme domani e pranziamo lì.
Io la scorsa settimana ho fatto l'olio. L'è venuto proprio bono, e ora vo anche a abbrustolire un pò di pane al foco, perchè non si può volere nient'altro dalla vita che una sana fetta di pan co' l'olio! Ogni tanto poi vi vengo a trovare eh, ci mancherebbe, salto sul primo treno e passo a prendere un coffee a Vittorio Emanuele II, guardo l'ultima collezione di Armani e mi fermo a comprare alla mia nipotina immaginaria le scarpe da neonato di Dior, che ieri proprio non ho fatto in tempo, avevo i biglietti per questo concerto super fico, non ti dico, e mi dovevo preparare.
Ho girato il mondo, e Milano non mi affascina. Fortune della vita.

sabato 8 novembre 2008

His hips don't lie

Avendo passata una giornata post febbre, è ovvio che non ho fatto un tubo niente, tranne cazzeggiare il più possibile al computer. Grandi risultati ne sono scaturiti, tra cui questo fenomenale video del caro Hugh Laurie alias House, che dà il meglio di sè in una delle performance della Band from TV, gruppo musicale di beneficenza che vede partecipi le star della televisione.
Enjoy!

lunedì 3 novembre 2008

Non a caso ha vinto un Nobel...

Lo scorso giovedì a noi studenti del secondo anno ci ha fatto lezione il premio Nobel per la Medicina nel 1998, Luigi Giuseppe Ignarro. Italianissimo, babbo napoletano e mamma siciliana, è però nato in America e da allora è diventato Louis Ignarro. Si trattava di una lezione molto attesa, come vi potete bene immaginare, perchè non è che tutti i giorni puoi dire "ah sì, stamani ero a lezione dal premio Nobel". O meglio, a noi non capita mai di dirlo; probabilmente agli studenti americani succede (beati loro). Tutto era stato organizzato: c'erano i traduttori (nonostante l'"italianissimo" era infatti decisamente scarso in italiano), telecamere a riprenderlo, dottori, specializzandi, studenti, interessati vari, le cuffie per tutti quanti, e addirittura una bellissima cartellina di cuoio con un block notes, una penna e l'infinito CV dell'ospite. Da qualche giorno ci sentiamo tutti molto professionali con questa cartellina, anche se siamo solo al secondo anno di medicina eheh!

Aperta parentesi. (Giovedì era sciopero generale e blocco didattico, per via di tutte le varie cose che stanno succedendo adesso nelle università. A qualcuno è interessato il fatto che fosse sciopero? ... Neanche per idea, c'eravamo tutti. Buffi questi paradossi...). Chiusa parentesi.

C'è un perchè se ha vinto il premio Nobel.
Queste cose sembrano molto eteree di solito: "Ah, ma lo sai che X ha vinto il premio Nobel?" "Ah sì? Caspita!", ma in realtà uno magari non ha idea di chi sia X o per che cosa ha vinto il premio, o con chi, o addirittura cos'è il premio Nobel.
Altre volte si usa come battuta: "Ma che cazzo dici? Ragionamento da Nobel, complimenti!" oppure "Ragazzi, sei proprio bravo! Ma ancora non sei stato chiamato per il premio Nobel? Nooo? Strano...".
Dopo aver fatto la conoscenza del caro e simpatico ometto baffuto che quel premio l'ha vinto veramente, uno capisce che non siamo stati creati tutti uguali, e se vinci il premio Nobel vuol dire che sei un genio. Senza iperboli o eufemismi, sei un genio, punto. Sono convinta che sarebbe in grado di spiegare l'intera biochimica conosciuta persino a mia nonna e fargliela addirittura risultare così chiara da essere cristallina.
Ci ha appena accennato dell' NO, ossido di azoto, che lui stesso insieme ad altri due geni ha scoperto essere prodotto dal corpo, pur essendo tossico; viene usato come neurotrasmettitore, è utile per problemi cardiovascolari. Ci ha detto sorridendo di come quasi per scherzo hanno "inventato" il Viagra (vi immaginate quanto è ricco adesso questo tizio??? E soprattutto quanto è contenta la moglie???). Niente di tecnico, perchè tanto studieremo tutto sul libro quando faremo farmacologia: la modestia non è stata proprio la qualità che più risaltava in lui...però che cavolo, se lo può permettere!
Non ha spiegato niente, si è raccontato. In modo chiaro, diretto, onesto e anche simpatico. Pensandoci è forse una delle cose più difficili da fare, raccontarsi. Ci ha mostrato chi è, non cosa ha fatto. Non abbiamo semplicemente imparato qualcosa di nuovo, abbiamo incontrato e conosciuto una persona che valeva la pena conoscere, perchè ci ha lasciato qualcosa per il futuro, la sua straordinaria esperienza.

venerdì 17 ottobre 2008

Detti, espressioni e proverbi aretini


Quande baturla è lo zi de Poppi ch'ha finito 'l vino e barulla le botti.
Ch'acechi si 'n'è vero!
La gente è strana: chiede l'ocio e pu vol la nana.
Quande Lignano mette 'l capello, Aretino piglia l'ombrello!
Me f'è onco!
Se' come il portiere della chiassa: che se butta quando è passa...
Piega piega m'artrovai l'urecchio pien de rena.
Unn'arguvisco.
'Sta pettata ull'avetto!
Tata se come l'ampillozza dell'acqua santa..c'entufano tutti.
Te s è biuto 'l cervello...e'n te s è tolto la sete...
Si ulla smetti passi da Buscheto!
S'è fino come una palata de concio sul muso.
La colpa unnè mica la tua è la mia che me ce confondo con te.
Sa di da ndà?

mercoledì 15 ottobre 2008

Il calzino per strada...

Vi è mai capitato di trovare per terra, mentre camminavate, magari accanto al marciapiede o in un angolo della strada, un calzino? Sono quasi sicura di sì...
Perchè esistono i calzini spaiati abbandonati per la strada? Come è possibile? Mah...

domenica 12 ottobre 2008

Tanti auguri a me!


E oggi raggiungo quota 20 anni! Sono anche passati 516 anni da quando Colombo scoprì l'America, proprio il 12 ottobre! Fatto di cui sono sempre andata fiera!

Ho finalmente messo le foto del viaggio a Valencia. Le trovate in fondo al blog.

Buona domenica!

sabato 11 ottobre 2008

Memorie di Adriano


Memorie di Adriano, scritto da Marguerite Yourcenar, è uno dei capolavori del ventesimo secolo. Poesia, storia e filosofia si mescolano sapientemente nel racconto della vita di uno dei grandi dell'antico impero romano, Adriano, imperatore saggio e pacifico, amante dei viaggi e della vita, adoratore dell'amore e della cultura. Adriano si racconta, descrive la sua storia piena di felicità e dolori, riflessioni e passioni, lasciando i suoi pensieri al successore, Marco Aurelio.
Scritto in prima persona, Yourcenar si immedesima così bene nella figura di Adriano che non sapendo in anticipo chi sia effettivamente l'autore del libro, si potrebbe quasi affermare di star leggendo una traduzione diretta dal latino delle memorie messe nero su bianco proprio dall'imperatore prima della sua morte. La costruzione del periodo, le parole scelte, mai casualmente, rispecchiano a pieno gli standard di scrittura latina, e affascina la capacità con cui la grande scrittrice ha saputo usare così naturalmente la lingua morta tradotta in moderna.
Ciò di cui si racconta è senza tempo, dall'amore alla politica, dal viaggio per questo mondo variopinto e pieno di sorprese al viaggio della vita, mutevole, ingannevole, insostituibile.
Memorie di Adriano è uno di quei libri che è necessario leggere più di una volta, a distanza di dieci o quindici anni, perchè racchiude tra le sue righe le verità della giovinezza e della vecchiaia. A ogni lettura parole nuove e nuovi orizzonti appariranno al lettore, dischiudendo l'eternità di un libro che ha aspettato la vita intera della Yourcenar prima di essere scritto.

Piccola anima smarrita e soave, compagna e ospite del corpo, ora t'appresti a scendere in luoghi incolori, ardui e spogli, ove non avrai più gli svaghi consueti. Un istante ancora, guardiamo insieme le rive familiari, le cose che certamente non vedremo mai più... Cerchiamo d'entrare nella morte a occhi aperti...

martedì 7 ottobre 2008

Un inchino all'Ikea

Salve! Era un pò che non scrivevo qualcosa. Sono stata impegnata in effetti. L'università è ricominciata e mi è anche presa voglia di studiare (ogni tanto accadono miracoli)! Sicuramente questa svolta è dovuta al fatto che oramai mi sono completamente ambientata qui a Firenze, conosco molta più gente dell'anno scorso, si sono formati i gruppi di studio, le lezioni (e i professori) sono più interessanti, la prossima settimana comincerò basket al CUS (Centro Universitario Sportivo). Tra l'altro è un corso misto, maschi e femmine...ci sarà da ridere!!! Ma soprattutto, ho scoperto la biblioteca. Dovete sapere che esattamente otto giorni fa ho studiato per la prima volta in vita mia in biblioteca. A parte il fatto che in venti anni di esistenza mi era capitato solo due volte di farci giusto giusto una capatina, ma poi non mi serviva a niente andare a studiare in biblioteca perchè a casa mia ad Arezzo c'era ancora più silenzio che in un'aula studio, quindi qual era lo scopo? Invece adesso ci vado proprio volentieri e ho incrementato lo studio (che prima non era poi così intensivo a Firenze). Ci sono poi tutti i vari libri di cui ho bisogno, tra atlanti di anatomia e tomi vari, internet, la macchinetta per il caffè e il bagno. Mi ci potrei trasferire in sostanza ahah! No, trasferire no...manca l'estathè argh!
Son qui a farmi le varie arterie e vene, e ieri sera mi è capitato di vedere la puntata di Grey's Anatomy (ma Izzie che voce acuta ha in italiano??? Incredibile!) ed ero elettrizzata! Non so se l'avete vista ma ogni tanto saltava fuori un'arteria. Le sapevo tutte, nome per nome, diramazione per diramazione, terminazione per terminazione!! Piccole soddisfazioni della vita eheh.

Oggi ho fatto una pausa dallo studio e ho accompagnato la Simona e la Giorgia all'Ikea perchè dovevano comprare alcune cose per il loro appartamento. Rimango sempre sorpresa da queste "gite". A parte la geniale pubblicità "Ti piace la busta gialla? Comprane una blu" per la quale meriterebbero il premio di infida psicologia di persuasione e inganno...ma quanta gente c'è sempre all'Ikea??? E' martedì oggi, pieno giorno lavorativo, alle quattro di pomeriggio (neanche a dire la gente è uscita dal lavoro): Ikea stracolma! Effettivamente alcune cose sono convenienti. Per esempio ho preso un cuscino COMODISSIMO che quasi mi addormento solo a guardarlo, a soli 9,99 euro...10 euro via. Ma quello che soprattutto mi affascina è la fauna umana: l'arte dell'acquisto prevede quasi infiniti stili, ognuno particolare ed efficiente a suo modo, ognuno da scoprire, da criticare o farci due risate sopra, da prendere da esempio per migliorare le proprie finanze. L'occhio che scruta il prezzo, le misurazioni dei vari mobili, la scelta del colore, il "ma questo ci starebbe meglio", "prendi una tazza in più dai, costa solo 99 centesimi", le tasche stracolme dei mini lapis dell'Ikea (meno male che lassù in Scandinavia ogni tanto ripiantano qualche albero)... ti riposi un attimo sui circa dieci mila divani e poltrone in esposizione con l'accattivante scritta "Sdraiti! Provalo!" così finisci a vedere il prezzo anche se hai già i tuoi tre divani in casa e improvvisamente ti giri verso il tuo carrello e ti accorgi che straripa. A forza di 9 nel prezzo!
Una cosa però mi rimarrà in mente: un bambino orientale di tipo un anno e mezzo o due si è messo tutto contento a guardare noi tre ragazze e sorrideva beato. A quel punto la mamma gli ha detto di salutarci, e lui dal seggiolino del mega carrello prima a fatto "ciao" con la mano, e poi si è inchinato! Sarà tornato a casa ancora più contento con il suo peluche a 2,99: l'Ikea non ha confini.

lunedì 29 settembre 2008

Valencia...tentando di andare a Madrid...

L'idea era quella di passare una giornata a Madrid. Nonostante gli 80 euro di treno infatti, avevamo l'opportunità di visitare la capitale spagnola, e diciamocelo, non capita poi tutti i giorni. Ci informiamo quindi sugli orari delle ferrovie e il nostro piano, anche ben architettato era quello di arrivare a Madrid verso le 10,30 di mattina e tornarcene a Valencia la sera con il treno delle 8,30. Andiamo al centro informazioni turistiche tanto per chiedere qualche dritta, magari le cose che proprio non potevamo perderci, o le zone più frequentate, cose così. La signorina molto tranquillamente ci dice che lei non dà informazioni riguardanti territori al di fuori della comunità valenziana. Ora, sappiamo bene che in Spagna hanno queste comunità indipendenti o pseudo indipendenti dal governo centrale di Madrid, però insomma! E' come se mi presentassi ad un ufficio turistico a Firenze per chiedere informazioni su Roma, e mi dicessero "Eh no, scusi sa, ma per noi la capitale non esiste!". Ma sarà possibile?!? Eppure ci hanno risposto praticamente così.
Non ci siamo comunque perse d'animo (gli ultimi giorni due compagni di viaggio, tra cui Mattia eheh, ci hanno abbandonato tornando in patria causa problemi con l'università, e siamo rimaste solo tre ragazze). Arriviamo la prima volta alla stazione...il treno è al completo! E vabbè. Ritentiamo una seconda volta...sciopero! Incredibile ma vero! Sempre più fiduciose e convinte che alla terza avremmo successo, raggiungiamo nuovamente la stazione (meno male che era sulla via di casa eheh) e...era sabato. Il sabato è fine settimana, e nel fine settimana i treni hanno orari diversi rispetto agli orari feriali, lo sanno tutti. A quel punto abbiamo rinunciato perchè saremmo dovute stare 6 ore in treno e solo 5 a Madrid, non avrebbe avuto molto senso.
Quando si dice la sfiga eh!

Ci sono ancora un paio di perle che vale la pena raccontare della vacanza, ma ne parlerò in un altro post. L'università è ricominciata e le lezioni sono piuttosto dure...ma si sapeva già, niente di nuovo.
Vi lascio con una canzone che ho scoperto ieri sera e che mi mette addosso un sacco di allegria! Nappy Roots (mi era sconosciuto fino a venti ore fa) con Good Day.

mercoledì 24 settembre 2008

Valencia - Giorno 3

Ho deciso di partire dal giorno 3, dato che è stato quello un pò più pregno di eventi. Mi scuserà la Vanessa se salto il giorno 2, che comunque verrà ricordato nei secoli a venire come il ventesimo compleanno più abbondante in paella della storia.

Ci svegliamo la mattina, o meglio, si sveglia la Vanessa, al suono disperato di due voci in fondo al corridoio che lamentose dicevano "Citteeeeee". (ndr: citte è il termine aretino per "ragazze"). Quei due coglioni di Mattia e della Martina si erano chiusi in camera e non riuscivano più ad aprire la porta... Io, bella addormentata, credendo che si riferissero alla porta di casa ho urlato nel sonno "Ci sono le mandate!" per informarli che bastava girare la chiave e si sarebbe aperta. In realtà era la loro camera da letto. Cosa si fa cosa non si fa? Quella porta proprio non ne voleva sapere di aprirsi. Abbiamo anche smontato la maniglia, abbiamo tirato botte su botte, ci siamo improvvisati Indiana Jones e McGyver iberici facendo passare gli oggetti di sopravvivenza da una finestra all'altra tramite una sciarpa, però sta porta non si apriva! Per evitare di farla in mille pezzettini (che avremmo poi dovuto ripagare di tasca nostra avendo affittato un appartamento) chiamiamo quindi il figlio del proprietario della casa, dato che avevamo il suo numero. Il signor Michel, e non Miguel (ci ha tenuto a precisarlo!) ci ha vivamente invitato a NON chiamare i pompieri; sarebbe venuto lui di persona in pochi minuti. Abbiamo poi scoperto a fine vacanza che PARE (ho seri dubbi al riguardo) che in Spagna chi chiama i pompieri spende 400 euro...chissà... Aspettiamo il caro Michel...anche lui fallisce miseramente con la porta. Giunge di conseguenza il momento dell'entrata in scena del fabbro! Tempo due secondi e la porta era aperta. Ha usato uno strano aggeggio che ha strofinato un pò nella serratura... Il fabbro l'ha pagato Michel, perchè la porta a quanto pare era già rotta da un pezzo. 80 euro risparmiati...

Passata così più di metà della mattinata, ci rechiamo verso il museo della scienza, l'enorme e nuovissimo museo della scienza.
Ma pensate che tutto sia andato liscio? Chiaramente no! Siccome era la mattina della sfiga, quando ci siamo fermati a prelevare al bancomat, la cara macchinetta si è ingollata la carta di credito di Mattia. Sarà lui che porta sfiga? Mah... Altra trafila quindi per riottenere la carta che non ci volevano ridare. Finalmente poi, in sostanza all'ora di pranzo (considerate che in Spagna si pranza alle 3 del pomeriggio) raggiungiamo questo benedetto museo! Bello, divertente, tecnologico, grande. Una bella struttura insomma.
Stanchissimi per proseguire all'Oceanografico (l'acquario più grande d'Europa), ci dirigiamo verso il circuito di Formula1 e il porto nuovo dell'American's Cup. Ed è qui che giunge la prima clamorosa figura di merda! Mattia (sempre lui eheh), esaltatissimo nel vedere tutti questi magazzini di Luna Rossa & Co. decide di suonare il campanello proprio a Luna Rossa. Il cancello blindatissimo si apre all'istante, ed escono fuori le guardie. Potete immaginarvi con quanta gentilezza gli abbiano detto di togliersi dalle palle all'istante! Ahahah! Noi ragazze nel frattempo ci eravamo girate e facendo finta di niente ce ne stavamo andando. Il poverino ci ha dovuto correre dietro infamandoci a gran voce per la nostra noncuranza, mentre le guardie erano ancora davanti al cancello per assicurarsi che l'ennesimo scocciatore di turno se ne andasse sul serio! Ahahah! Ecco qua il nostro eroe dopo il fattaccio.
Per la terza giornata di Valencia concludo qui.
Sto aspettando che la Martina mi consegni le sue foto e poi faccio un bel collage.

Un bacio ghiacciato.

martedì 23 settembre 2008

Hola pinguini!

Arieccomi! Tornata sana e salva dalla caldissima Spagna! Qui si gela gente, ma che stiamo scherzando veramente? Dove sono finite le mezze stagioni? A pranzo mi ritrovo ai 29 gradi di Valencia e la sera stessa ai 12 di Arezzo! Ci credo che mi sento i ghiaccioli al posto delle ossa!
Comunque sia, gran vacanza! Bellissima città Valencia. L'abbiamo visitata tutta tutta. Aspettate, forse non sono stata chiara a sufficienza, T-U-T-T-A. La gente ci chiedeva addirittura informazioni stradali! Siamo mostri da viaggio, non c'è che dire. Ci sono state un paio di clamorose figure di merda (come in ogni vacanza che si rispetti), che vi racconterò in un prossimo futuro. Aspetto di avere tutte le foto così poi vi farò vedere le fichissime facce di noi viaggiatori eheh.
Mi devo anche rimettere in pari con i vostri blog! Lo faccio, tranquilli, mi devo solo ricombinare un attimo chè prima sono scivolata sulla neve qui nel corridoio di casa, e ora ho la testa un pò pesa...giusto per risottolineare quanto freddo mi fa!
Altra notizia flash...lunedì ricominciano le lezioni! Un pò presto forse, comunque...
A presto quindi con il resoconto della vacanza!
Un bacio

Ah già! Ho superato le 3000 visite! Evviva!

giovedì 11 settembre 2008

Ognuno ricorda a suo modo

Salve a tutti! Domani parto! Evviva!
Me ne volo a Valencia, in Spagna, con i miei amici e ci rimango fino al 21. Io mi porto dietro il libro di embriologia...secondo voi lo aprirò mai? Eheh! L'unica cosa che mi dispiace è che non sarò qui per mettere a scaricare praticamente in tempo reale la nuova puntata di House...e vabbè, mi accontenterò. Mi dovete sopportare, è settembre, con tutti questi telefilm che mi ronzano attorno vi stresserò non poco. E poi adesso c'è Fringe...ma vi racconterò al mio ritorno della nuova creazione del vecchio JJ.
L'altro giorno sono andata a vedere X-Files Voglio Crederci! Già per il titolo vale la pena andare a vederlo ahahah. Ma poi ci sono loro, sempre loro, gli intramontabili, gli insuperabili, gli invincibili, gli eterni Mulder e Scully! Come film devo dire che nel complesso mi è piaciuto, in particolar modo perchè alla fin fine è risultato molto spirituale e filosofico, giusta conclusione di un degno X-Files. Però è un pò lentino, anzi, un pò tanto lentino. La storia procede piano piano e in alcuni punti ti addormenti. Dovevano farlo un pò più elettrizzante secondo me. Comunque sono uscita dal cinema convinta! Voglio crederci, assolutamente ahahah!

Ho fatto un salto all'anfiteatro ieri sera. C'era un concerto dedicato al Cecco. Un bel modo per ricordarlo. L'unica cosa di questi eventi plateali, è che nonostante tutte le buone intenzioni, tutto l'affetto che uno ci può mettere nell'organizzare e nel partecipare, mi lasciano comunque l'amaro in bocca. Anzi, mi lasciano proprio arrabbiata se devo dirla tutta. Non sono contro l'evento in sè, perchè è un bel modo per ricordare tutti insieme un amico che adesso non c'è più, ma mi sento addosso lo sconforto. Sarà che sono giovane, ma trovo inconcepibile perdere un ragazzo in quel modo.
L'altro giorno guardavo la tv e una frase mi ha colpito particolarmente. Non mi ricordo parola per parola, ma il senso era: quando una persona perde il coniuge diventa vedovo o vedova; quando perdi i genitori diventi orfano; ma quando i genitori perdono un figlio, cosa diventano? E' una condizione così terribile che non esiste neanche una parola per descriverla". E così i miei pensieri vanno ai genitori del Cecco. E' questo l'amaro di cui parlavo, perchè alla fin fine puoi fare tutti i concerti che vuoi, e puoi sentirti onorato e contento che tuo figlio avesse così tante persone che gli volevano bene, ma anche stasera, quando quei genitori torneranno a casa, non vi troveranno il figlio. Quale evento può espiare questa condizione?
Abbiamo comunque partecipato in tantissimi al concerto. Ognuno ricorda a suo modo.

sabato 6 settembre 2008

The american's hottest postal code


E' questo il motto che ha accompagnato il ritorno di Beverly Hills 90210 sugli schermi degli Stati Uniti. Sì, avete capito bene, il magico e leggendario Beverly Hills, che in una versione tutta nuova si chiama...pronti? Attenzione eh! Pensate un pò...90210! Caspita che fantasia! Ahahah! Molto restia in un primo momento, mi sono poi decisa a dare al remake una possibilità. Vi dirò, mi è piaciuto. E anche molto ad esser sincera, soprattutto la battuta sui maiali che rispondono quando li chiami per nome (ahahah, se non avete visto la puntata lasciate stare questo mio delirio). Nuovo, fresco, adatto al ventunesimo secolo, e allo stesso tempo storico. Sì, perchè alcuni degli immortali protagonisti di sempre si ripresentano, tra cui Kelly, la biondina che in inglese ha la voce di un gattino stretto all'uscio, incredibile ahahah, e Brenda, che consegna i saluti del fratello Brandon (ho sempre adorato il fatto che si chiamassero Brenda e Brandon eheh) a tutti quanti, dato che lui si è perso da qualche parte nel Belize...mah. Se il telefilm avrà successo, cosa molto probabile, sono sicura che i giovanotti della vecchia scuola seguiranno le signorine oramai signore e ritorneranno a recitare anche loro. I maschi della vecchia serie infatti hanno dato buca.
I nuovi personaggi sono molto divertenti e sono sicura che verranno fuori storie e intrighi pazzeschi, ovvio. Cos'altro dire? Chiaramente sono tutti bellissimi e fichissimi, gasatissimi e all'ultimo bercio. Mi sono anche un pò rotta di questo stile, tra The O.C., Gossip Girl & Co., si va a finire sempre nelle solite cose, ma non lo fanno mai un telefilm per teenagers ambientato a Little Rock, Arkansas? Ah Dawson, ah care le mie Gilmore, ma dove siete finite? Rimane solo One Tree Hill...forse... Vedremo, speriamo che riescano a mantenere alto il nome del telefilm, che sono sicura ognuno di voi ha guardato almeno una volta. Magari lo odiavate, ma non dite che non lo avete mai guardato perchè tanto non vi credo!
Ecco qua i nuovi protagonisti di 90210, già Beverly Hills 90210.

giovedì 4 settembre 2008

La proteina dell'eterna giovinezza



Si presenta all'esame di biologia senza aver aperto libro e se ne va con un dignitosissimo 26.
Ho deciso infatti stamani così su due piedi di tentare l'esame di biologia. Non avevo veramente aperto libro, anche perchè son quasi due mesi che studio istologia, e quindi sono molto molto molto contenta. In questo modo ho superato lo sbarramento del primo anno e posso ufficialemente dire che sono al secondo anno di medicina! Corro subito a modificare il mio profilo eheh!
Oggi pomeriggio mi sento proprio intelligente! Andare a fare un esame al buio in questo modo non è che sarebbe una genialata, ma i ritmi calzanti dell'università di medicina ti obbligano a correre rischi, a meno che tu non ti voglia laurerare a trent'anni. Adesso ho raggiunto il numero di esami sostenuti necessari per accedere al secondo anno e mi sento molto più rilassata e tranquilla (allenterò un attimo la presa su istologia anche se continuerò a studiare). Mi sono un pò arrampicata sugli specchi quando la professoressa mi ha chiesto: "Se isola un mRNA che sa codificare per la proteina dell'eterna giovinezza, come fa a costruire poi la proteina a livello industriale?". Il procedimento logico sarebbe anche semplice, ma lì per lì mi sono arrampicata.
E insomma, niente male per non aver aperto libro eheh.
Grazie proteina dell'eterna giovinezza!

martedì 2 settembre 2008

Settembre

Andiamo è tempo di migrare. Ora in terra d'Abruzzi i miei pastori...
No, ma che dico? La memoria è una strana creatura! Ero già partita con la poesia, quando in realtà non ci pensavo neanche. Mah...
Comunque è Settembre! Bel mese, mi piace molto! E' il primo settembre diverso di qui a molti anni. Infatti prima tornavo a scuola, ricominciavano i compiti, gli amici e non amici tutti i giorni, le svegliatacce, il diario nuovo, il treno ogni santa benedetta mattina, le giornate più fresche, aria di novità che poi si rivelava la stessa aria di sempre. Quest'anno invece settembre è diverso. Già l'anno scorso avrei dovuto dirlo, ma gli esami di stato e gli esami di ammissione all'università mi avevano un pò fatto girare la testa e avevo perso per un attimo l'orientamento. Adesso posso dire che è un settembre diverso dal solito: esami universitari, vacanze con gli amici mentre tutti gli altri sono a scuola (buahahah), si torna a Firenze dove c'è decisamente un'aria diversa, nuova magari no, ma diversa di sicuro, il treno lo prendo solo due volte la settimana, e non è il drammatico trenino del Casentino ma un buon regionale o l'intercity...bè...effettivamente sono sempre un tantino disastrosi...vedo solo gli amici che mi pare, non le solite facce ipocrite e ridicole del liceo (senza fare nomi, ma qualcuno dei lettori capirà sicuramente...), insomma, un bel settembre, esami a parte.

Tra l'altro c'è bisogno che vi dica cosa succede a settembre? Ricominiciano i telefilm! Ci mancherebbe altro, morirei! E quindi già da oggi (che sarebbe ieri negli States) eccomi pronta per le nuove puntate. Purtroppo la premiere di House andrà in onda quando sarò a Valencia, quindi romperò un pò le palle ai miei compagni d'avventura...e vabbè.
Sono stata così brava quest'estate che non ho letto neanche un minuscolo spoiler, ho visto solo i regolari promo. Stamani però ho sgarrato. Eh sì, perchè ormai settembre è arrivato e non ci pensavo più a stare spoilerfree (vedi le debolezze che fanno combinare!), ma ero pulita, lo giuro, lo giuro!!! Ho letto questi minuscoli spoiler, eran tre righe, riguardo Grey's Anatomy. Che poi non è neanche uno dei miei show preferiti, però comunque mi piace molto (l'ultima season finale è stata strappalacrime, poteva raggiungere i livelli di House, non perdetevela quando arriverà in Italia prossimamente). E insomma...sono sconvolta, senza parole...aspetto una qualche conferma di questi spoiler...che tragedia, veramente, una cosa incredibile, ogni tanto gli autori di questi telefilm mi fanno proprio incazzare, dannati loro! Ma sarà possibile?!? Che gente! Spero tanto che quello che ho letto non sia vero, altrimenti passerei una bruttissima settimana di lutto nero...vedremo...

Passate un buon settembre, e se vi riesce portate un pò di novità nelle vostre vite, settembre è il mese giusto per farlo!

mercoledì 27 agosto 2008

Altro che sushi!

Salve gente! Sono tornata! E' stata proprio una bella vacanza e sono contenta (a parte il sempre più imminente esame di istologia!). Ma andiamo con ordine.

Parto martedì scorso con l'Eleonora direzione Trieste. Il viaggio è stato lunghissimo, spropositato, infinito, eterno, senza fine. Ho reso l'idea? Siamo arrivate stravolte alle undici passate di sera dopo essere partite prima delle cinque da Arezzo. Raggiungiamo l'alberghetto che avevamo prenotato all'ultimo minuto (gli ostelli erano incredibilmente stracolmi a Trieste, mah) e usciamo subito. Ci tuffiamo nel casino del centro, c'era un bel pò di gente in effetti. Siccome l'Eleonora era voluta andare fino a Trieste per chiedere informazioni sull'università nella città di frontiera, e siccome gli uffici e le segreterie erano ovviamente chiusi essendo mezzanotte passata, cosa fa la pazza? Ferma la gente per la strada, in piazza, lungo il molo: "Scusate ragazzi/e, vi posso disturbare? Ma voi che ne pensate dell'università qui a Trieste? Si sta bene? Vale la pena trasferirsi? Che dite? Ma, conoscendomi ora, così su due piedi, mi consigliereste di venire qui a Trieste oppure di rimanere a Bologna?". Una pazza appunto, l'ha pure chiesto al barista! Nonostante le probabili figure di merda ha raccolto un sacco di informazioni e opinioni. Considerando poi anche le informazioni ricevute dalla segreteria studenti e le infinite conversazioni con me, con la Sarah (sì, con l'acca) e con la mamma, ha deciso di rimanere a Bologna. Scelta fatta, girata in lungo e in largo per Trieste. Città splendida. Mi era già piaciuta un sacco quando ci ero stata sia in gita scolastica sia con i miei, però lo ripeto, è splendida. Non abbiamo mai pagato il biglietto dell'autobus, ma queste sono cose che non si dicono!
Anche il viaggio di ritorno è stato stremante, però alla stazione di Mestre mi sono imbattuta nella mia gemella! Chissà che hanno combinato i miei genitori quando sono nata! Vi giuro che questa ragazza era identica a me, non solo fisicamente, ma anche per il modo di vestire, tutto. Incredibile!

Passiamo ora ai pochi (purtroppo) giorni di vacanza in Puglia con i miei. Mare slendido, gente molto simpatica, città bellissime, cibo memorabile!
Abbiamo cambiato spiaggia tutti i giorni (tutti i giorni, capirai, tre), via via in un crescendo di bellezza; ho preso il sole e fatto tanti bagni, dato che erano secoli che non tornavo al mare, ma veramente secoli, c'era quasi da vergognarsi. Avevamo l'albergo a Ostuni (qui a lato), bella cittadina, proprio bella. E abbiamo poi fatto vari giri nei paesi limitrofi. Tra l'altro, mi è capitato disgraziatamente di guardare Veline (chiedo venia se qualcuno è un fan del programma) ed era pensate un pò, ad Ostuni; mi sa che l'ho mancato per una settimana o due. In compenso mi sono beccata il concerto di Max Pezzali. Che grande! Ahahah! Non credevo facesse ancora concerti. C'era pochissima gente sotto il palco, quindi pochissimi avevano pagato il biglietto, perchè tanto si poteva assistere al concerto gratis! Eh già! Infatti se uno si posizionava intorno alle mura della città (cosa che abbiamo fatto) c'era un'acustica perfetta, e un panorama ancora meglio. Mi ha anche fatto piacere risentire un paio di canzone del vecchio 883 ahahah.
Siamo stati anche ad Alberobello (ganzo!) e Otranto. A quanto pare c'ero già stata da piccola in tutti questi posti, però non me lo ricordo. Adesso che ho la memoria bella fresca, lasciatemi dire che ho profondamente adorato Otranto. Mi è piaciuta tantissimo. Ci siamo stati solo per poche ore, ma mi ha particolarmente colpita, si può addiruttura fare il bagno in mare direttamente nel centro storico della città, che spettacolo! Mi piacerebbe molto tornarci. Che dite, mica male vero?

E insomma, arriviamo a spiegare il titolo di questo mio post. Sempre che siate arrivati fin qui a leggere. Mi è venuto un pò lungo in effetti. E vabbè.
Sono stata tutto il tempo a scassare i miei perchè volevo andare a mangiare il pesce. Che cavolo, com'è possibile che non si riesca a mangiare il pesce in Puglia! Eppure è la verità, c'è più cucina dell'entroterra. Per carità, tutto buonissimo eh, però volevo a tutti i costi il pesce, e quindi chiediamo ad un ristoratore che ci era rimasto simpatico e lui ci dice "Ma andate da Tuccino". Detto fatto: domenica sera, direzione Polignano a Mare. Il menù non prevedeva il prezzo dei singoli piatti, c'era direttamente scritto il prezzo del pesce al chilo! Non mi era mai capitato, giuro, se non forse per il prezzo del caviale in grammi. Ora, dovete sapere che io adoro il sushi, praticamente non mangerei altro. Di conseguenza adoro il pesce crudo. Ne ho mangiato così tanto domenica scorsa che non sono riuscita ad addormentarmi fino alle tre di notte passate, e lunedì ho in sostanza digiunato. Altro che sashimi, ci siamo fatti direttamente gamberi a iosa, scampi divini, limone strizzato sui poveri esserini ancora vivi nei loro gusci di ostrica, vongole e quant'altro (lo so, sono perfida eheh). E alla fin fine era pesce semplicissimo, senza condimento oserei dire, mancava solo che ce lo portassero nelle cassette di legno del peschereccio. Però squisito, dio, buonissimo. Per quanto adori i giapponesi, devo ammettere che è difficile superare la cena dell'altra sera. Non avevo mai mangiato così tanto in vita mia, sul serio, ci ho pensato e non sono riuscita a ricordarmi di un qualsiasi altro pasto in passato durante il quale avessi ingurgitato così tanta roba. Sentivo il cibo direttamente alla bocca dello stomaco, ero satolla, scoppiavo. E ho finalmente realizzato come mai i romani erano soliti vomitare durante i banchetti. E' una cosa che effettivamente, nonostante il disgusto, ha una sua logica eheh.
Andate da Tuccino insomma se vi capita (ho chiamato Tuccino il piccolo cane di peluche che ho comprato come portachiavi ad Alberobello ahahah) che è vero, "Sta lontaaaanoo", come ha detto in stretta calata pugliese la donnina fermata per chiedere indicazioni, però è meritevole, sul serio. E quando arrivate, la macchina parcheggiatela di culo, non di fronte come ha fatto il babbo, sennò l'omino del parcheggio si incazza in dialetto e non ci capite un tubo, va bene?

Spero che qualcuno sia effettivamente riuscito a leggere fino in fondo, mi è venuto proprio lungo il racconto...
Prometto che mi rimetterò in pari con i vostri blog, con calma...da domani comincio a leggerli, giuro.

Un bacio a tutti quanti!

martedì 19 agosto 2008

Da Trieste in giù

Ci si sente la prossima settimana.
Oggi pomeriggio parto e vado a Trieste con l'Eleonora perchè vuole dare un'occhiata all'università lì. Lo abbiamo deciso ieri sera, non sappiamo neanche dove andremo a dormire ancora, ma siamo giovani e pazze e ce lo possiamo permettere ahah! Torno quindi domani sera e poi venerdì mattina parto con i miei per la Puglia. Andiamo qualche giorno ad Ostuni. Il bello è che abito esattamente nel mezzo! Sarà una settimana in giro per l'Italia.
Ci vediamo in giro allora, nord, sud, è uguale!
Ciao

lunedì 18 agosto 2008

La mamma mi ha chiuso fuori di casa: la vendetta


*Rullo di tamburi, il simpario si apre...* Vi presento con immensa gioia: la vendetta della mamma. Buahahah!
Tempo fa vi avevo raccontato la piccola disavventura di aver chiuso la mamma fuori di casa (Ho chiuso la mamma fuori di casa). Ebbene, ieri sera mi sono trovata io chiusa fuori. Quando si dice che uno se le lega al dito! No scherzo, non lo ha fatto di proposito, però che cavolo!
E insomma, dovete sapere che io non posseggo un mazzo di chiavi di casa mio personale. Quando infatti esco la sera, ho sempre il modo di rientrare in casa. Comunque sia, ieri sera sono andata ad Arezzo, per incontrarmi con gli amici di ritorno dalle vacanze. Tra l'altro un paio sono tornati anche prima causa brutto tempo (fra parentesi, ma quanto ha diluviato a Ferragosto??? incredibile). Torno quindi a casa nel bel mezzo della notte...ed è tutto chiuso, i genitori nel mondo dei sogni! Le opzioni per farli scendere dal letto e venirmi ad aprire erano: 1) suonare il campanello; 2) suonare il clacson; 3) urlare a squarciagola. Non ho potuto fare nessuna di queste cose: 1) il campanello è rotto, i cani hanno mangiato i fili...magari di qui a un lustro si riesce ad accomodare, 2) con il clacson avrei di sicuro svegliato il cuginino che in questi giorni è ospite qui da noi...immaginatevi un bambino di un anno e mezzo svegliato nel cuore della notte...non mi sembrava il caso; 3) vedi sopra. Che faccio, che non faccio? Comincio a tirare sassi alla finestra dei miei, stile film. Ma com'è che nei film quando uno tira un paio di sassolini subito si accende la luce e compare qualcuno alla finestra? Non fatevi ingannare, non è così, non dalle mie parti per lo meno. Ho praticamente continuato a lanciare sassolini, via via sempre più grossi, per un quarto d'ora abbondante. Poi finalmente compare la mamma. Uno sente tic tic tic toc tonk tof tic alla fienstra per un'eternità, e pensava che fosse la gatta che giocava! Per dire quanta paura abbiamo dei ladri!
La mamma si è scusata, e lo so che non lo ha fatto apposta, però c'è sempre il dubbio di una vendetta inconscia ahah! No, vabbè, è andata così, siamo una famiglia un pò scoglionata!
Prossimo obiettivo: fare una copia delle chiavi di casa. Credo che non le userò mai, però intanto è meglio averle!

Buona settimana!

martedì 12 agosto 2008

Come andare in bicicletta

Ho ripreso a giocare a basket. Giocare è un parolone però, diciamo che ho ricominciato a fare qualche tiro. Ieri sera mi era presa voglia. Chissà perchè poi. Erano secoli che non riprendevo il pallone in mano. E invece da ieri ho ripreso a tirare nel canestro dietro il muro di casa, assillando tra l'altro l'intera famiglia con i bum bum della palla e gli stonk del ferro del canestro. I primi tiri sono venuti una gran schifezza ovviamente, dato che erano due anni buoni che non giocavo, ma poi si vede che è come andare in bicicletta, non si disimpara mai, e adesso li metto tutti uno dopo l'altro.
E' una gran bella sensazione devo dire la verità. Mi è sempre piaciuto un sacco il basket, ed ero anche piuttosto brava. Sono un pò fuori forma adesso, ma mi diverto a fare canestro, anche per delle ore filate, senza mai fermarmi. Poi mi ricordo di quando giocavo in squadra qualche anno fa, gli allenamenti, la palestra, e soprattutto l'odore delle mani dopo che hai giocato per un pò, sanno di pallone ahahah. E' uno di quegli odori che ti fanno tornare indietro nel tempo, che ti fanno sentire bene. Quando poi la palla va dentro e l'unico rumore che senti è il fruscio della retina, oppure quando tiri e sai già, appena il pallone lascia le tue mani, se entrerà nel canestro o no, allora sì che ti senti proprio bene, contenta. Che bello!
Se questo autunno avrò ancora voglia di giocare magari mi informo al centro sportivo universitario, può darsi che possa combinare qualcosa, nonostante siano ormai più di cinque anni che non sono in una squadra.
Intanto continuo a fare canestro!

sabato 9 agosto 2008

Casa Cenina sold out

Arrivano i parenti e siamo al completo qui a casa. Ad agosto le prenotazioni del parentado sono sempre fioccate, e anche quest'anno non siamo da meno. La differenza è che la zia se ne starà nell'agriturismo qui vicino, proprio perchè i nonni hanno occupato le stanze disponibili a Casa Cenina. Aspettiamo inoltre altri parenti per il compleanno del nonno (tra l'altro grazie per i suggerimenti del regalo eheh) e Ferragosto.
La noia abbonda in questi giorni, mi destreggio con il libro di istologia sulla sdraio sotto il sole, poi mi spiaccico sul divano o al computer. Adesso poi che sono cominciate le Olimpiadi mi sento veramente senza rimorsi nel passare il pomeriggio davanti alla tv. Tralasciando le numerose critiche che potrei avanzare contro la Cina infatti, si parla comunque di Olimpiadi, e la presenza no stop di Eurosport live sugli schermi delle televisioni di casa è d'obbligo.

Mi sono finalmente quasi rimessa in pari del tutto con Scrubs. Ero rimasta decisamente indietro e questa non era una cosa degna per tutti gli amanti dei telefilm. Senza incuriosirvi troppo con spoiler vi lascio con questo video fantastico!

domenica 3 agosto 2008

Siamo rimasti due gatti


Non c'è quasi più nessuno del solito gruppo di amici in giro, sono tutti da qualche parte in vacanza. Praticamente siamo rimasti in due. Meglio di niente di sicuro.
Io andrò in vacanza alla fine di agosto, e poi di nuovo a metà settembre, ma fino ad allora la vedo dura sfangare il tempo... C'è sempre il libro di istologia, di questo non bisogna dimenticarci.
Comunque, con la Vanessa abbiamo deciso di andare a fare il giro delle sagre della zona! Così spendiamo poco e ci riempiamo la pancia! Vedremo, magari lo facciamo sul serio eheh. Gran sito tra l'altro quello delle Sagre in Italia ahah!

Fra pochi giorni sarà il compleanno del nonno. Compie 87 anni. Suggerimenti per il regalo???

venerdì 25 luglio 2008

Malades du reve

Ieri sera, finalmente, siamo entrati in possesso del cd delle Malades du reve, il gruppo in cui suona la Martina. Dopo mesi e mesi che ci promettevano questo benedetto cd, alla fine sono veramente riuscite a sfornarlo. Un caloroso abbraccio a tutte le componenti di questo gruppo che ci è nato sotto il naso e che ha raccolto ad Arezzo e provincia numerosi applausi. Caso mai diventassero famose sul serio io potrò dire "Ho assistito all'esordio!" eheh. Ho anche le firme sulla copertina del cd! Bravissime ragazze!

Ieri sera, dopo aver assistito al loro concerto, mi sono dovuta fermare ben due volte per la strada verso casa. Sì, perchè la prima volta ho inchiodato davanti ad una cerva. Si era piazzata lì nel bel mezzo della strada, pietrificata di fronte ai fari della macchina. E' rimasta immobile a guardarmi per trenta secondi buoni. Una cerva meravigliosa, tra l'altro anche bella grossa. Alla fine dopo un paio di abbagliamenti è scappata nei campi. Poco più su, per la strada nel bosco, mi fermo di nuovo. Proprio mentre passavo io infatti, una mamma riccia aveva deciso di far attraversare la strada ai suoi riccini, che diligentemente in fila indiana la seguivano. Queste sono le cose belle che ti capitano ad abitare in campagna!

giovedì 24 luglio 2008

Elle apostrofo aura


Ieri era il compleanno della Simona. Ceniamo quindi tutti insieme, regali vari, candeline, canzoncina dei tanti auguri. Serata molto piacevole e divertente, a parte la disavventura dell'Eleonora alla quale, poraccia, hanno inculato il cellulare. Senza parole...
Comunque, dopo la cena andiamo in centro. Ad Arezzo in questi giorni c'è il Play Art, spettacoli vari per una settimana. L'hanno messo al posto dell'Arezzo Wave, che ci è stato rubato prima dal comune di Firenze e quest'anno da...Livorno! Niente contro i fiorentini o i livornesi, ma uno smacco così ancora non ci è andato giù per niente. Era uno degli eventi più importanti per la nostra città, conosciuto in tutta Europa perchè si trattava di giornate intere di musica, con concerti per lo più gratis (anche se ultimamente avevano cominciato a far pagare qualcosa).
E insomma, ci piazzamo sugli scalini del Duomo a sentire questo gruppo che strimpella (l'acustica era orrenda). Onestamente non erano poi granchè ste canzoni. Ad un certo punto l'Eleonora, con la sua solita faccia di tolla, esclama "Ma chi sono queste lagne che suonano?". Un ragazzo, sconvolto, si gira, la guarda malissimo, e offeso scuote la testa. Ad un certo punto cominciamo anche a prendere in giro questo gruppo perchè la cantante dice "Vi perdono se deciderete di abbandonare la piazza durante la mia prossima canzone, può darsi che non la capiate e che vi faccia schifo, ma io la voglio ugualmente cantare perchè la amo, e se ve ne andate fa niente, capirò". In sostanza: ma questa qui chi si crede di essere?!?
Veniamo poi a sapere che si tratta del gruppo di L'Aura, elle apostrofo aura appunto! E' anche famosa! E' stata pure a Sanremo! Mi ricordo che la sua canzone Today mi piaceva tantissimo. Ma è la sua unica canzone che conosco.
Figura di merda clamorosa quindi! Ahahah!

domenica 20 luglio 2008

Giornate fiacche

Ho proprio il fiaccume addosso. Dubito fortemente che sia una parola esistente, ma rende di sicuro l'idea.
E' da venerdì che praticamente non faccio un tubo. C'era la Notte Rosa venerdì. Questo genere di eventi non riesco a capirli, comunque ci siamo divertiti tantissimo. A parte il fatto che abbiamo fatto dei giri assurdi in macchina alle tre di notte perchè un paio di ragazze avevano bevuto decisamente troppo e non potevamo lasciarle guidare. Tre guidatori e cinque macchine diciamo che non combaciano alla perfezione. Fatto sta che nonostante la stanchezza e la rottura di scatole siamo stati più che bravi e abbiamo portato a casa sia loro, sia le loro macchine.
Ieri ho fatto meno di niente, volevo raccontare la serata precedente con un post, ma mi stava fatica e ho rinunciato. Ho sfangato il pomeriggio a casa di Andrea con l'Eleonora e Gianluca a guardare un film orrendo, svaccati sul divano, giusto perchè non avevamo voglia neanche di muovere un dito per cambiare canale. Comunque ieri sera è stata una serata molto piacevole. Tipica serata estiva, seduti al tavolino nel giardino dell'Alessadra a chiacchierare di tutto di più. Anche stasera probabilmente uscirò, tanto non ho voglia di far niente, così almeno vedo un pò di gente.
Tutto sommato quindi mi sono divertita molto, ma non riesco a togliermi questo fiaccume di dosso...

martedì 15 luglio 2008

Momix


Ieri sera sono andata a Firenze a vedere lo spettacolo dei Momix al Giardino di Boboli. Non li avevo mai visti, ma sapevo che erano dei grandi artisti e acrobati. Non si sono di certo smentiti.



Lo spettacolo è stato molto bello, coreografie splendide, effetti di luce meravigliosi, artisti che si potrebbero definire sovrumani per tutto quello che riescono a fare semplicemente muovendo il corpo.
Mi sono divertita molto, bella serata.
Soprattutto poi il primo numero che hanno fatto, usando questo "aggeggio" qui sotto, che rotola in ogni direnzione senza mai perdere il bilanciamento è stato incredibile. Vorrei tanto averne uno, così mi ci rotolo nel campo! Ahahah!

domenica 13 luglio 2008

Premio "Brillante Weblog"

Ecco qua un altro premio!!! Me l'ha assegnato Roberta, e la ringrazio vivamente! Cominciano ad essere un sacco questi premi. Caspita! Sono molto orgogliosa della mia creazione eheh!
Dovrei assegnarlo ad altre sette persone... Sinceramente ora non ho molto tempo di pensarci con attenzione. Facciamo che se qualcuno passa di qua e se lo vuole prendere questo premio, lo può fare senza problemi!

Ho chiuso la mamma fuori di casa


Son cose che succedono! Eheh!
Ieri sono andata con il babbo a Cesenatico perchè dovevamo recuperare il nonno che si era appena fatto le sue due belle settimane al mare. Siccome è anziano, e non guida più tanto bene, noi di solito lo accompagniamo e lo andiamo poi a riprendere.
Partiamo quindi la mattina, direzione Cesenatico. Mamma era già al lavoro quando abbiamo chiuso la porta di casa, e non aveva dietro con sè le chiavi. Babbo mi consegna quindi queste benedette chiavi, pensando chiaramente che le avrei lasciate lì fuori: tutti hanno un posto nei dintorni della porta dove lasciare nascoste le chiavi per le emergenze. E io invece tranquilla (e ancora nel mondo dei sogni) me le porto dietro! Quindi in macchina c'erano due mazzi di chiavi: le copie di babbo...e quelle di mamma.
Ho chiuso la mamma fuori di casa. Ma son cose che succedono! Non ho la testa per ricordarmi certe cose! Poi alla fine è andata da un'amica che ha una copia delle nostre chiavi ed è finalmente riuscita a varcare la soglia di casa. Era piuttosto alterata d'umore...comprensibile.

martedì 8 luglio 2008

Telegraficamente...

1- Abbiamo prenotato la vacanza! Vado con i miei amici a Valencia, Spagna, a settembre!

2- Domani andrò a Firenze per verbalizzare il mio voto di informatica!

3- Tira un vento a casa mia che ti porta via...

4- Ieri ho fatto la TAC. Ho un tipo di cefalea, e ora devo andare da un neurologo...

5- Non ho voglia di studiare istologia!

venerdì 4 luglio 2008

Il mio vucumprà personale

L'esame di fisica è andato bene per fortuna! (Sospiro di sollievo). Ringrazio per i numerosi commenti di ieri e i vari in bocca al lupo-in culo alla balena!
Comunque, dopo l'esame aspetto che il mio amico Antonio prenda l'autobus e poi me ne torno bella bella verso casa, e chi mi ferma? Il mio vucumprà di fiducia! (Non è vero che è di fiducia, non ho mai comprato niente da lui in quasi un anno che lo conosco). Si avvicina con la sua camminata ciondolante appena mi vede in fondo alla strada. Arriva piano piano con lo zaino stracolmo di ninnoli e cazzatine varie, le mani occupate da ciondoli, fazzolettini di carta e simili. Capelli perfettamente tirati in un centinaio di treccine più o meno. Mi stringe la mano, una pacca sulla spalla: "Ciao sorella bianca!". Ahahah, mi sta simpatico! Non ci ho mai scambiato più di dieci parole tutte insieme, ma mi sta simpatico! Stamani era offeso. Come sempre. E' perennemente offeso perchè non gli compro mai nulla, o perchè non mi fermo a parlare per più di due secondi, ma stamani il motivo era un altro: era tanto che non mi facevo vedere!!! "E quando torni sorella? Prima ti vedevo sempre, poi più niente". Eh, bè, sai, è estate! E' anche bravo tutto sommato, non assilla troppo. Gli devo dare un soprannome...ci penserò!

domenica 29 giugno 2008

Once


Quello di ieri non si preannunciava certo come un gran sabato sera! Alle 7.45 ancora non si sapeva che fare, dove andare, con chi soprattutto. Tutti quanti abbiamo gli esami in questo periodo, chi la maturità, chi gli ultimi esami del primo anno di università. Soprattutto l'Eleonora sta impazzendo per dare diritto privato...posso solo immaginare!
E invece poi in cinque minuti c'erano anche troppe cose da fare! Il Nanni suonava proprio qui nel mio paesino (certo me lo poteva dire anche un'oretta prima!), e gli altri si stavano organizzando per un cinemino tranquillo. Sono passata a salutare il Nanni e a fargli un in bocca al lupo e poi diretta al cinema, dove...c'era solo la Vanessa! All'Eleonora non si apriva il cancello di casa ahahah, è rimasta chiusa dentro fino alle dieci!!! Comunque, in questo buco di sala (praticamente nella cantina del cinema) guardiamo questo film, scelto assolutamente a caso perchè sembrava l'unico decente di quelli che davano in centro (non avevamo voglia di andare fino alla multisala). Si è rivelato un film veramente carino. Semplice, dolce, tranquillo, un bel film! Once. Ve lo consiglio! La storia è semplicissima, niente di esaltante: un ragazzo irlandese e una ragazza della Repubblica Ceca si incontrano per le strade di Dublino e decidono di incidere un disco. Però è proprio carino, atmosfera rilassante, piena di sentimento, ottima musica.
I due attori-cantanti, Glen Hansard and Marketa Irglova, sono bravissimi. Infatti ho anche scoperto poi che hanno vinto l'oscar come miglior canzone. Meritatissimo secondo me. La colonna sonora è meravilgiosa. Appena tornata a casa l'ho messa a scaric..ehm ehm, l'ho comprata su iTunes (sì certo, come no). E ora son qui che mi risento queste canzoncine che mi piacciono un casino!
Una cosa mi rimane inconcepibile: il film l'hanno fatto nel 2006, e lo mettono adesso nei cinema?!? Un film così carino e che per giunta ha vinto un oscar me lo fanno vedere dopo due anni?!? Ma com'è che le puntate di Dr.House le traducono in due mesi e le mettono "in contemporanea con gli Stati Uniti" (non è assolutamente vero quello che sentite alla televisione, non sono in contemporanea, fidatevi di un'esperta in materia!), e invece ci mettono due anni a tradurre un film che si è rivelato decisamente meglio di molte altre commediucole o filmoni d'azione che si vedono di solito? Mah...i misteri dell'Italia!

venerdì 27 giugno 2008

Un blog da 30 e lode?


E' IL MIO E' IL MIO! EHEHEH!

E questo voto dipende anche da voi tutti che passate di qui e lasciate commenti...quindi...


mercoledì 25 giugno 2008

Finalmente il meme!

Ci sono riuscita! Ci ho messo un sacco di tempo, un pò perchè sono stata indaffarata, un pò perchè ci ho dovuto pensare parecchio, ma finalmente ecco qua il meme che mi ha passato Federica.
Sfruttando quello che ha scritto lei...
Le regole sono: indicare (motivando) di quale personaggio letterario vi innamorereste (donna se uomo, uomo se donna, ovviamente anche altro) ed anche di quale personaggio cinematografico (non l’attore o l’attrice ma il personaggio da questi interpretato); nominare sei blogger (possibilmente tre donne e tre uomini) e comunicarglielo. Questi ovviamente dovranno indicare da chi sono stati nominati.

E' stato un lavoraccio pensarci, devo essere onesta. Per il personaggio cinematografico (sarei più ferrata per i telefilm ma fa niente) sono giunta alla conclusione che Jesse mi farebbe senza dubbio innamorare. Uno dei due protagonisti di Prima dell'alba, e il seguito Prima del tramonto, film che adoro. Un ragazzo con cui parlare di tutto, qualsiasi cosa, simpatico, carino, sempre con la battuta pronta. Un bravo ragazzo tutto sommato, uno di cui ci si può fidare, e che può regalarti un'interessante e divertente conversazione in qualsiasi momento.

Per stabilire il personaggio letterario sono impazzita anche di più. Leggo tanto, veramente tanto, e per scegliere colui che mi farebbe innamorare ho dovuto un pò spulciare la libreria. Non so se ho fatto la scelta giusta. Magari fra un paio di giorni mi viene in mente un libro che ho letto e che probabilmente sarà più idoneo per questo meme, ma fa niente.
Ecco qua allora Doug, personaggio principale di Dopo di lei, un libro relativamente nuovo che mi è piaciuto particolarmente. Piuttosto cinico questo simpatico ragazzo si svela nella sua rubrica, dimostrandosi pieno di dolcezza, capace di cogliere il meglio della vita dalle piccole cose, in grado di risollevarsi dopo una brutta caduta e di aiutare anche gli altri a ritrovare la felicità. Un tipo che fa emozionare ininterrottamente, con il quale la vita sarebbe divertente e serena, sempre piena di un amore sincero.

Spero di aver svolto al meglio il mio lavoro di blogger!
Adesso quindi ci sono le nomination:
SignorinaG;
Chiara;
Dalia;
Limerick;
Miko;
Tommaso.

lunedì 23 giugno 2008

Post indecente

Scusate, ma c'è una cosa che proprio mi sorprende! Magari viene fuori un post poco rispettoso, però...
Parlo soprattutto alle signorine/signore, che sicuramente possono capire (e apprezzare forse) quello che sto per dire, ma sono sicura che anche i maschietti potrebbero farsi due risate a riguardo.
Allora, per le donzelle che usano LINES Seta Ultra: vi è mai capitato di trovare le fantomatiche frasi "Lo sai che"? No, perchè sinceramente non so se mettermi a ridere o a piangere! Per chi non fosse adeguatamente informato, sulle confezioni dei singoli assorbenti (eh sì, l'argomento è quello, ormai l'avrete capito; siete liberi di non leggere oltre se preferite) si trovano stampate queste simpatiche e allo stesso tempo ridicole frasi illuminanti, scritte, presumo, da un qualche guru della materia. Le esilaranti perle di saggezza divertono senza dubbio l'acquirente femminile, ma ciò che mi sfugge è la vera e propria utilità di cotanti suggerimenti. Ecco a voi alcuni di questi consigli che si possono collocare alla soglia tra tentata scienza e magia tribale:
  • Lo sai che il 60 % delle donne soffre di sindrome premestruale? (Non siete sole compagne! Uniamoci e vinceremo!).
  • Nella fase premestruale si possono manifestare anche effetti positivi come l'aumento del desiderio sessuale e della creatività. (Fare sesso dopo un esame prima che venga il ciclo porterebbe risultati strabilianti quindi...interessante).
  • Lo sai che il cioccolato stimola la produzione di serotonina, l'ormone della felicità carente durante il ciclo? (Ah, ma è per questo che quando una è depressa si strafoga di cioccolata! Quindi...quando una ha le mestruazioni è depressa...sì sì torna!).
  • Lo sai che la posizione yoga migliore per alleviare i dolori mestruali è quella della "farfalla"? (?!?!?!?!?!?!?).
  • Per una donna sui venti i disturbi premestruali sono tanto intensi da interferire con le normali attività quotidiane. (Ma perchè, quando una supera i trenta poi ormai si è abituata ai dolori e non ci fa più caso?!?).
  • Lo sai che dai primi del Novecento a oggi, nei paesi più sviluppati, l'età media della prima mestruazione si è abbassata dai 16 ai 12 anni? (History Channel al gabinetto stimola, è per questo che l'idraulico è un gran lavoro, a forza di installare maxi schermi davanti al water sai te che soldi che si fanno!).
  • Un falso antico pregiuzio dice che durante il ciclo occorre evitare di lavarsi i capelli. (Non date retta alle bisnonne bambine!).
  • Un impacco freddo sugli occhi dà sollievo al mal di testa da sindrome mestruale. (Giuro che non lo avrei mai detto).
  • E' buona abitudine intensificare le normali pratiche igieniche durante il periodo mestruale. (Ah sì?!?!?).
  • Lo sai che con la semplice borsa dell'acqua calda puoi alleviare il dolore alla pancia? (Non l'ho mai provato, ma ora che me l'hai detto il prossimo mese lo faccio!).
  • Lo sai che durante il ciclo mestruale è consigliabile indossare indumenti comodi e traspiranti? (Toglietemi tutto, tranne il mio mini tanga!).
  • Lo sai che la frutta secca può regalarti un naturale effetto relax? (Soprattutto le prugne immagino...).
  • Lo sai che un semplice bagno caldo può alleviare i crampi mestruali? (Oh, ho capito ho capito!!! E' lo stesso principio della borsa dell'acqua calda giusto?).
Insomma, vi chiedo scusa se è venuto fuori un post indecoroso, però questa cosa delle frasette sugli assorbenti proprio non l'ho capita...Magari aiutano veramente qualcuna di noi ragazze, chissà, può anche essere, non lo metto in dubbio.
Comunque per concludere vi lascio con il minuscolo PS che si trova sotto tutti questi splendidi pseudo aforismi: Per saperne di più www.lines.it (Lo metto tra i preferiti ci mancherebbe!).
Scusate ancora per il delirio!
Un bacio

I love you this much award


Eccoci qua! Non mi sono dimenticata di questo premio assegnatomi da Sergio. La motivazione è stata: "ragazza simpatica come il suo blog, e poi è sempre buono conoscere una futura dottoressa". Grazie mille Sergio! Ricopio pari pari le regole:
1. scrivere nel post il link del blog che vi ha premiati e indicare i blog che si intende premiare;
2.scrivere il link del post da cui ha avuto origine il premio, ecco il link con la traduzione del post:
http://translate.google.com/translate?hl=it&sl=en&u=http://emilayusof.com/

Quindi, assegno il premio a:
-Dalia, per la solarità che la caratterizza;
-Ilaria, che nonostante i vari bastion contrari sono sicura riuscirà a realizzare i suoi sogni;
-Mirko e Serena, due blogger che ho scoperto da poco ma che si sono rivelati da subito persone simpaticissime.

Adesso non rimane che pensare al MEME di Federica (tranquilla non mi sono scordata).
Tra l'altro vorrei dire qualcosa sulla sconfitta contro la Spagna ma non mi viene niente. Sono stati degli incompetenti!
Un abbraccio a tutti quanti.

domenica 22 giugno 2008

Saracino


Ieri sera qui ad Arezzo si è svolto il Saracino. Per chi non sapesse cosa sia ecco qua la spiegazione "ufficiale":

La Giostra del Saracino è un giuoco cavalleresco, che affonda le sue radici nel Medio Evo. E' l'evoluzione di un esercizio di addestramento militare che, simulando lo scontro bellico, vedeva un cavaliere armato di lancia affrontare un autonoma con le sembianze del nemico per antonomasia dell'Occidente cristiano: l'arabo, l'infedele, il Saracino appunto. Nella società medioevale giostre e tornei erano il mezzo con cui si festeggiavano gli avvenimenti più graditi. Di torneamenti e giostre visti in terra di Arezzo parla espressamente Dante Alighieri, all'inizio del XXII canto dell'Inferno, in alcune celebri terzine.

Il gioco è molto semplice: un uomo a cavallo armato di lancia parte dal fondo della piazza, raggiunge il buratto, ossia quel manichino che vedete nella foto in alto, e in base a dove colpisce il quadrato che è come bersaglio, riceve un determinato punteggio, da 1 a 5. Ci sono poi anche altre regole, che però non starò qui a spiegare, dato che quello che ho appena detto è fondamentalmente la base dell'intera giostra. Le "squadre" sono quattro, corrispondenti ai quartieri di Arezzo. Ogni quartiere fa riferimento ad una delle quattro porte (esistenti tuttora) che nel periodo medioevale permettevano l'accesso alla città. Abbiamo: Porta del Foro (o San Lorentino), giallo cremisi; Porta Santo Spirito, giallo blu; Porta Crucifera (o Colcitrone), rosso verde; Porta Sant'Andrea, bianco verde.
Teoricamente io non farei parte di nessuno di questi quartieri, dato che non abito in città, però ho sempre tifato San Lorentino. Ieri sera tuttavia mi è toccato andare nella zona della piazza riservata a Santo Spirito e Sant'Andrea perchè i miei amici sono di questi quartieri. Ero nel covo del nemico insomma. Comunque sia, San Lorentino è stato il primo quartiere ad essere eliminato perchè ha segnato 4 e 3 punti, mentre gli altri quartieri hanno segnato due volte 4 punti. Agli spareggi Colcitrone (uno dei quartieri più odiati, o per lo meno, quello contro il quale sono inneggiati il maggior numero di cori infamanti), ha fatto 5, e ha vinto perchè Santo Spirito e Sant'Andrea non hanno saputo fare di meglio...

A parte il caldo allucinante che abbiamo patito tutti quanti strizzati in piazza, è stata una serata divertente, come tutte le volte che c'è il Saracino: la parata, i cavalli, le bandiere, i cori, l'intera città che partecipa.

Ci tengo a farvi sapere che L'Operazione Sdraio è andata a buon termine! Adesso ho le mie due comodissime sdraio blu elettriche (lo so il colore fa un pò ca..re, ma la OBI non dava di meglio), e già sono state sfruttate!
Adesso vado a festeggiare il primo anno di vita del figlio di mia cugina! Auguri Leonardo!!!

giovedì 19 giugno 2008

Chi è che raccomanda i Negramaro?!?


Va bene, picchiatemi pure via etere, però io odio i Negramaro, dal più profondo del cuore. Non riesco a capacitarmi di come un gruppo del genere sia arrivato così in alto: le loro canzoni sono costantemente alla radio, e c'è addirittura gente che compra i loro cd! No, ma io dico, come è possibile?
Un paio delle loro prime canzoni non erano male, anzi, anche orecchiabili. Mi ricordo di averli visti quando parteciparono al Festivalbar qui ad Arezzo qualche anno fa, e li apprezzai, anche se non li consideravo dei grandi musicisti. E poi cosa è successo? Hanno fatto una canzone dietro l'altra, una più brutta della precedente, ma soprattutto sempre più a-musicali. Uso la "a" privativa sì! Non hanno una melodia che si possa definire tale anche solo lontanamente, danno noia all'orecchio, le loro canzoni sono semplicemente rumore. Per non parlare poi del cantante...una voce...mmm...di asino stretto all'uscio ecco!

A Firenze io uso la radiosveglia. Si trova sul tavolino lontano dal letto, così mi devo per forza alzare per spegnerla e non rischio di riaddormentarmi (la mia costante mattutina al liceo). Ho evitato di mettere una semplice sveglia perchè il suo suono ininterrotto fino a che non mi alzo mi urterebbe non poco di prima mattina. La radiosveglia è quindi molto meglio, così mi sento qualche DJ che blatera tutto allegro, o una canzone. E l'altra mattina mi sveglio con i Negramaro. Praticamente equivale a svegliarsi con una fucilata nell'orecchio.
Ditemi quello che volete, ma proprio non li sopporto, e nonostante ascolti qualsiasi genere di canzoni o musica, dal rap alla country, non ce la faccio a sentire per più di 30 secondi i Negramaro. O è un problema mio personale e quindi ho i gusti musicali sballati, oppure qualcuno li raccomanda; non c'è verso che siano così tanto amati da sentirli in continuazione alla radio, in particolar modo di prima mattina!
Comunque se qualcuno di voi li ama, vi chiedo per favore di spiegarmi il perchè. Sono di mentalità aperta: illuminatemi.

martedì 17 giugno 2008

Villa Ventosa


Ho finito di leggere questo libro, Villa Ventosa. Devo dire che è carino. Non un gran capolavoro letterario, questo no, però molto simpatico e decisamente adatto a passare un pò il tempo. L'avevo comprato non mi ricordo neanche più quanti anni fa (ha ancora il prezzo in lire il che è tutto dire: 26000 £ eheh), e lo comprai perchè mi piaceva il titolo. Mi faceva venire in mente la mia casa, sempre sotto vento. Non guardai neanche la trama, lo presi e basta; non bado a spese quando si tratta di libri! Poi è rimasto nella libreria a prender polvere per un sacco di anni, perchè non avevo mai voglia di leggerlo. Invece qualche giorno fa ho deciso di ripulirlo e di leggerlo, non so, mi andava. Si è rivelato appunto carino, e tra l'altro ho scoperto una cosa che proprio non sapevo. Vado infatti a leggermi sulla copertina la vita di questa autrice, tale Fine, e scopro che ha scritto Un padre a ore (Mrs. Doubtfire)! Incredibile, non avevo la più pallida idea che uno dei miei film preferiti dell'infanzia (direi pure anche di addesso LOL) fosse basato su un libro! E invece...pensa te! Tra l'altro quando stavo cercando l'immagine della locandina del film in rete ho visto che è del 1993. Del 1993????? Ma sono già così vecchia?!? Non ci voglio credere!
E inoltre, la bravissima Sally Field, la moglie di Daniel nel film (mi ricordo anche come si chiama, chissà quante volte l'ho visto sto film!) interpreta ora la parte della mamma in Brothers & Sisters...vabbè non c'entra niente, però mi era venuto in mente anche questo...

Via, ora vado a prendere la scorta di gelato e mi fiondo dalla Simona così si guarda Italia - Francia in compagnia. Che partitone che ci aspetta...speriamo bene...e soprattutto speriamo che non si picchino, perchè, come si dice dalle mie parti, la veggo buia!!!

PS Sotto consiglio di Sergio ho inserito a lato la Cbox...se qualcuno ha voglia di scrivere è il benvenuto!