domenica 7 novembre 2010

L'altra America

Non mi succedeva di dormire per 15 ore da... mah, credo che sia la prima volta che mi capita. Torno così, assonnata, dal viaggio negli Stati Uniti. Un Houston - New Orleans che ha lasciato numerosi ricordi, tante risate e altrettante riflessioni. Città fantasma, kilometri infiniti di autostrade immense, ciccia ciccia e ancora ciccia, musica e gelida aria condizionata ovunque uno andasse. Un'America molto diversa da quella che ci si può aspettare. Già visitando Nashville era arrivata l'impressione che in realtà quello che noi sappiamo di questo grande e potente Paese è solo la superficie di quello che poi è veramente, ma visitando Texas e Louisiana ho definitivamente stabilito che gli Stati Uniti sono proprio strani e pieni di contraddizioni, e che il sogno americano non esiste quasi più. Oserei dire che ora come ora il sogno americano si è trasformato nel sogno europeo, solo che ancora noi non ce ne siamo accorti. Fa sempre piacere constatare che quello che si vede nei film esiste sul serio, come per esempio le cheer leaders, le confraternite, il cappello da cow boy, halloween, i bicchieri rossi delle feste, la pizza avanzata del giorno prima e mangiata a colazione ecc., ma allo stesso tempo, una volta viste queste cose, dopo quei dieci minuti di contentezza e soddisfazione sopraggiunge l'amaro in bocca. Alla fine anche solo una schiacciata alla mortadella è meglio di tutti gli Stati Uniti messi insieme. Ne dovremmo approfittare per conquistare il mondo una seconda volta. Per adesso solo Radio Maria ci è riuscita (che ci crediate o no questa foto l'ho scattata nella nostra macchina a noleggio in un posto indefinito tra Lake Charles e Baton Rouge, Louisiana, USA):