martedì 24 marzo 2009

Un anno di blog

Eh già! E' un anno che son qui a scrivere nella blogosfera non so bene cosa. Però devo dire che sono abbastanza soddisfatta di questo mio piccolo angolo di rete con i suoi pochi ma buoni visitatori giornalieri. Ho conosciuto un bel pò di gente e questo mi fa molto piacere perchè vuol dire che alla fin fine qualcuno è pur sempre interessato a quel che dico, anche se magari a volte non ha particolarmente senso o significato. Ci scambiamo pezzetti di vita eterea che possono essere anche utili per affrontare la vita reale o per rifletterci su oppure per leggere il successivo commento di conforto o di sdrammatizzazione all'ultimo evento della giornata.
Ogni tanto ho un decisamente trascurato questa mia creatura, poretta, ma insomma, è ancora qui, non ci lamentiamo va.
Quest'avventura cominciata per dovere (esame di informatica) si è protratta felicemente per un anno e probabilmente proseguirà ancora per un bel pò, sempre che non vi rompiate le scatole prima voi di me eheh.

Come avevo già accennato ci sono nuovi studenti che hanno dato inizio al loro blog personale per sostenere l'esame d'informatica del primo anno di medicina, e quindi io vi metto una lista così buttata a caso, siti pescati in una lunga lista. Non ne conosco che uno solo di questi blog, ma se ci volete dare un'occhiata magari vi divertite pure (considerate che la stragrande maggioranza son toscani), e comunque potrebbe essere una buona occasione non solo per aumentar loro il voto, ma anche per conoscere qualcosa di nuovo. Chissà...

La coperta di Linus
Joey Blog
Melencolia estatica
Med Pampa
Città diffusa
Le risahe
Questione di equilibrio
Inside Lucia
lafleur
I' blogghe dì Piera
In bocca all'UFO
Ciaba's kingdom
V esiste
Critica generale
Le pagine di Leti
Resolution

sabato 21 marzo 2009

La bianca primavera

Oggi dovrebbe essere primavera...dovrebbe appunto. Già ieri sera nevicava, e stamani quando mi sono svegliata la neve continuava a scendere! Niente in contrario. Adoro la neve, però mi ha preso un pò alla sprovvista ecco tutto. Non vorrei adesso rischiare di prendere il raffreddore.
Certo che tornare a casa il venerdì sera, dopo aver passato tutta la settimana a Firenze, e ritrovarsi circondati dalla neve è proprio meraviglioso. I cani mi saltano addosso dalla contentezza che son tornata, il fuoco è acceso, e la Belvina (ndr. il nostro gatto) è lì in cima alle scale che mi aspetta. La magica cena della mamma è già pronta, e il mio cuscino è lì sul letto che non vede l'ora di accogliere il cervellino stanco che mi ritrovo.
E per dirvi quanto si sta bene, nonostante il freddo buzzone di questo 21 marzo, adesso non mi metterò come è mio solito a guardare telefilm, ma finirò di leggere davanti al fuochicino il romanzo della setimana: Il mondo nuovo di Huxley. Questo pazzo genio ha scritto nel '32 cose incredibili di ingegneria genetica, tecnologia e scienza in un futuristico asettico mondo totalitario. Deve un pò essersi ispirato a lui il caro George quando scrisse 1984. C'è da dire però che il Grande Fratello ha un fascino sottile tutto suo, filosoficamente ed emotivamente, mentre quest'altro mondo nuovo sembra essere ancora soltanto un abbozzo del futuro. Comunque sia consigliatissimo, se vi piace il genere; se non altro anche solo per rimanere affascinati dalla fantasia/senso della realtà del giovane Huxley.

E inoltre: è stata appena sfornata la nuova lista delle matricole di medicina impegnate nella costruzione del proprio blog personale come esame di informatica. Giusto per abbracciare il ricordo dell'inizio di questa mia avventura cibernetica, andrò a dare un'occhiata ai giovincelli bloggers e vi farò sapere se credo che qualche blog possa veramente valere la pena. Così aumentate anche il voto a questi futuri dottori, proprio come avete fatto con me eheh.

LINDOZ: se passi di qui, come faccio adesso ad accedere al tuo blog???

lunedì 16 marzo 2009

La briscola in cinque


Ho finito ieri di leggere questo libriccino veramente carino scritto in dialetto toscano. Ironico e acuto racconta la ricerca dell'assassino di una giovane ragazza in un piccolo paese costiero. Il barrista si improvvisa investigatore e accanto alle ricerche si delinea la classica vita da bar: i pettegolezzi, i commenti, le partite a carte. Ritratto fedele del tipico bar toscano e delle regole dei piccoli paesi, La briscola in cinque è una lettura leggera e divertente, e l'autore (Malvaldi) riesce benissimo a descrivere questo angolo di vita tipico un pò di tutti noi.
Sfortunatamente, come mio solito, ho scoperto chi era l'assasino ben prima della fine. E' per questo che raramente leggo libri gialli, perchè individuo quasi sempre il colpevole e ciò riduce di molto la voglia di arrivare all'ultima pagina. Sarà che sono cresciuta a pane e CSI... tra l'altro da qualche settimana ho detto definitivamente addio alla storica serie televisiva che ha raggiunto la bellezza del suo nono compleanno. E' stata una scelta difficile, dato che appunto ci sono cresciuta guardando CSI, ma lo show non vale più granchè. Si poteva continuare a guardarlo dopo la dipartita di Sara (che non mi stava neanche particolarmente simpatica), e si poteva ancora guardare, seppur dolorosamente, dopo l'improvviso addio di Warrick. Ma da quando il leggendario Grissom ha tolto le tende, direi che la serie ha perso quasi tutto il suo fascino. E allora che il caro Gil se ne stia pure nella giungla, i fans lo ricorderanno come l'unica vera personificazione di CSI.

lunedì 9 marzo 2009

Mimose per le nuove generazioni


Ieri era la Festa della Donna, quindi tanti auguri signore e signorine mie, anche se un pò in ritardo. Ringrazio particolarmente NYY per l'augurio che ha lasciato nel mio ultimo post, mi è piaciuto molto :-D
Ho anche particolamente apprezzato il caro pizzaiolo di Rifredi che ieri mi ha regalato la mimosa. Ho cominciato a realizzare che in fondo, pur essendo a Firenze, Rifredi è un pò come un quartiere/paesino. Alla fin fine ci conosciamo un pò tutti. Ieri sera infatti c'era anche il gelataio in pizzeria, e ormai ho così tanta confidenza con lui (date le quintalate di gelato comprato) che lo ho addirittura sgridato perchè se ne stava a pettegolare col pizzaiolo quando in realtà la gelateria doveva essere aperta.
Mentre da una parte comincio ad inserirmi in questo angolo di Firenze, dall'altra mi rendo conto di quanto stiano cambiando le cose in quel di Arezzo (e probabilmente anche altrove). Sabato sera eravamo infatti a bighellonare per il Corso, cosa che non facevamo da tempo, e mi ha stupito la quantità di bambini con l'aria strafottente e la faccia da schiaffi che prendeva possesso della strada, infischiandosene altamente del mondo, dell'educazione e del fatto che a dodici anni non si fanno le ore piccole fuori di casa senza genitori al seguito, o almeno io non lo facevo. Mi sembra quasi che ogni anno questi ragazzini peggiorino. Non è che noi fossimo propriamente stinchi di santo eh, potrei raccontare varie avventure, ma ho come l'impressione che ci sia stato un picco in discesa, 30% di pendenza come minimo, verso lo scatafascio. S'è fatto un mondo un si sta più ritti per davvero!

lunedì 2 marzo 2009

E si ricomincia


Eccoci di nuovo qua a Firenze. Piove. Ovvio, non poteva essere altrimenti.
E si ricomincia con un nuovo semestre all'università. Materia del momento: anatomia. Ho dato uno sguardo oggi a quello che mi aspetta. Non ho neanche il coraggio di riferirlo, perchè rischierei di cadere nel baratro della paranoia ancor prima di cominciare a studiare. Diciamo solo che mi aspettano mesi intensi da passare con la testa china sui libri. Ci sarebbero anche altre lezioni da frequentare, senza obbligo di esame per l'anno in corso, ma sinceramente ora come ora non saprei quali altre lezioni. Gli imponenti tomi di anatomia gettano un'ombra cupa intorno a tutto quello che li circonda, oscurando qualsiasi altro argomento di studio.
Per dare un ultimo tocco di classe agli spassosi e cazzuti anedotti della appena trascorsa sessione d'esame, giusto per non cominciare questo secondo semestre in maniera troppo soft per gli standard dei medici fiorentini, ecco che stamani la professoressa di anatomia si infuria per il troppo brusio post vacanze e se ne esce con la felice quanto deprimente frase (a seconda dei punti di vista): "Io sono obbligata a stare qui ad insegnarvi! Anche se non ne ho per niente voglia!". Un'esclamazione ben pensata per fare aumentare ancora di più il rumore in aula.
Adesso abbiamo un solido motivo per frequentare le lezioni, che va ben al di là della voglia di apprendimento/riscaldamento della sedia: far passare una mattina di merda alla prof! E anche se questo rancore si protrarrà fino agli esami noi non ci lamentiamo perchè tanto, peggio di come già vanno non possono andare.
E andiamo che si ricomincia!