domenica 31 gennaio 2010

Centro Assistenza


Centro Assistenza TIM: "Buonasera, sono Michela. Come posso aiutarla?"
Caterina: "Sì, buonasera. Volevo bloccare una scheda SIM perchè il telefono cellulare è stato perso."
Michela: "Qual è il numero di telefono?"
C: "Il numero è 338899xxxx"
M: "Si tratta di un telefono aziendale, signora?"
C: "Sì, è intestato a ç°S°ç€=/ S.a.s."
M:"Va bene, attenda un momento per favore"
C: (...)
(...)
(...)
(...)
(...)
M: "Guardi signora, questo non è di mia competenza. Dovrebbe chiamare da numero fisso il 119 e chiedere il blocco della SIM"
C: "Ma guardi che io sto chiamando con il numero fisso il 119."
M: (...)
C: "Ho usato il telefono fisso di casa, ho telefonato al 119 e ha risposto lei"
M: Tu-tu-tu-tu-tu-tu-tu.
O_o

sabato 2 gennaio 2010

Ultimo dell'anno a Budapest!!!


Con la febbre!!!
Ebbene sì...gran bella vacanza. Porterò sempre nel cuore i miei quasi tre giorni di rincoglionimento della fine del 2009, giorni di gulash, pioggia e zapping tra i canali ungheresi. Quei pochi minuti che ho messo il naso fuori di casa mi hanno comunque permesso di apprezzare questa particolarissima città, controversa e insolita.
Gli unici veri momenti che mi sono goduta sono stati nella mattina del primo gennaio. Mi sono infatti svegliata molto presto, dato che la sera prima mi ero addormentata piena di coperte poco dopo la mezzanotte (sono quasi convinta sia stato l'inno nazionale/funebre cantato dal popolo alle 00.01 a darmi la botta finale), e me ne sono andata a "visitare" finalmente la città!
La mattina del primo giorno dell'anno l'atmosfera è sempre molto particolare: c'è poca gente in giro per strada, per lo più anziani e famiglie con bambini piccoli; chi ha aspettato l'alba per andare a dormire è ancora nel mondo dei sogni. I negozi sono tutti chiusi, tranne quelli per turisti, e sono stati proprio i turisti a colpirmi maggiormente. A parte il fatto che noi italiani ci riconosciamo a chilometri di distanza, e tutt'ora, dopo anni di viaggi in giro per il mondo, non sono riuscita a cogliere quella caratteristica dominante che ci contraddistingue; sarà l'abbigliamento? la faccia? il casino? Mah... comunque sia, vedi queste coppiette che gironzolano in qua e in là, con le occhiaie sotto i piedi, che visitano le ultime cose segnate sulla guida e che non avevano fatto in tempo a vedere, già pronte ad assaporare un bell'espresso nel bar sotto casa, tanto fra due ore salgono in aereo (ed è per questo che si son svegliati così presto, sennò col cavolo che li vedevi col naso all'aria). Gli uomini con le mani in tasca strascicano i piedi dietro alla partner che instancabile entra ed esce dai negozi di souvenir perchè si era dimenticata di comprare un pensierino al cugino di terzo grado e alla moglie del fratello della dirimpettaia della madre. Le strade sono più linde che mai, dato che sono state ripulite accuratamente, da neanche due ore, da tutte le bottiglie e il sudiciumiaio dei festeggiamenti. Questa pulizia sembra quasi un monito, un suggerimento per tutti i buoni propositi che ci siamo fatti per questo 2010 che è appena cominciato. Un pulito che ti fa respirare come se tu fossi in un mondo nuovo, lo spazio intorno a te si espande, la città risplende e tu sei pronto a sguazzare ed esplorare felice l'anno che viene.
Poi ci pensi bene e ti rendi conto che è un giorno come tutti gli altri, semplicemente il primo.