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domenica 21 giugno 2009

I dollari del saracino


Eccoci di nuovo qua con la nostra cara giostra del saracino 2009. Già l'anno scorso avevo scritto un post spiegando questa manifestazione aretina, e quindi se avete bisogno di una rinfrescata di idee ecco qua quello che scrissi.

Grande festa venerdì sera per le cene propiziatorie, canti, balli e birra a volontà: un'intera città in un'allegria diffusa e alquanto brilla. Tutti pronti e carichi quindi per il saracino.
Ieri sera l'atmosfera si scalda subito, fin dalla parata. Il signorino che infatti vedete rappresentato nel dollarone qua sopra ha "tradito" il proprio quartiere, passando da essere fantino storico del Santo Spirito all'odiato (da molti) quartiere di Porta Crucifera. Al passaggio del Colcitrone per le strade del centro fischi e urla di disapprovazione hanno invaso come un'onda il povero cavaliere. Tutto si può sopportare in cambio di un bel gruzzolo di soldi? Mah...direi che ci si potrebbe fare un pensierino volendo, anche se in fin dei conti i quartieri di Arezzo non sono come una squadra di calcio che cambi in base al profitto che ne puoi ricavare. Circondato da una squadriglia della polizia il fantino raggiunge però sano e salvo Piazza Grande, pronto per la sua performance...che non è stata poi neanche chissà cosa.
E chi mai avrà vinto? Chiaramente il Colcitrone! Doppio smacco quindi per Santo Spirito che non solo si è visto sfilare da sotto il naso il suo pupillo, ma è addirittura uscito per primo dalla competizione!

Mi diverto sempre un sacco al saracino! Non tanto per la giostra in sè, che è alquanto banale, ma piuttosto mi entusiasmo a vedere tutti questi miei "quasi concittadini" completamente immersi in un tifo antico e sanguigno. E' ovvio che mi ci tuffo anch'io eheh! La parata è sempre molto bella, i colori splendidi e i cori anche di più! Insulti gridati a pieni polmoni a parenti e amici di un altro quartiere, quell'atmosfera che sfiora la rissa ma che si risolve fortunatamente quasi sempre in una risata. La storia e la tradizione che rimangono ancorate per queste stradine medievali in forte contrasto con la modernità, un istinto primitivo che risale dai visceri di un'intera città e che va a circondare cavalli e cavalieri, damigelle e musici. Poi dopo un paio d'ore tutto torna come prima, ma accidenti se ti sei divertito! E inoltre quest'anno ci sono state anche novità, proprio a causa di questo "tradimento": non solo i dollaroni lanciati da una terrazza sopra i portici al passaggio della parata, ma anche nuovi insulti, da "Farsetti merda" nella pausa dell'araldo poco prima di annunciare i punteggi, a "Toglilo col laser" riferito al tatuaggio di Santo Spirito del fantino venduto. Ahahah! Ogni anno c'è poi la battuta che rimane nella storia. Questo giugno una signora si è nascosta dietro un muro di polizia e quando un agente le ha detto di togliersi lei ha risposto "eh volevo infamare sicchè stavo qui dietro così mi sentivo più protetta" ahahah. Un applauso alla signora che aveva il coraggio di insultare il Colcitrone durante la sua camminata della vittoria!
A settembre ci sarà nuovamente il saracino. Se volete fare una scappata da queste parti vi divertirete sicuramente. Speriamo solo che non vinca di nuovo Porta Crucifera!

domenica 22 giugno 2008

Saracino


Ieri sera qui ad Arezzo si è svolto il Saracino. Per chi non sapesse cosa sia ecco qua la spiegazione "ufficiale":

La Giostra del Saracino è un giuoco cavalleresco, che affonda le sue radici nel Medio Evo. E' l'evoluzione di un esercizio di addestramento militare che, simulando lo scontro bellico, vedeva un cavaliere armato di lancia affrontare un autonoma con le sembianze del nemico per antonomasia dell'Occidente cristiano: l'arabo, l'infedele, il Saracino appunto. Nella società medioevale giostre e tornei erano il mezzo con cui si festeggiavano gli avvenimenti più graditi. Di torneamenti e giostre visti in terra di Arezzo parla espressamente Dante Alighieri, all'inizio del XXII canto dell'Inferno, in alcune celebri terzine.

Il gioco è molto semplice: un uomo a cavallo armato di lancia parte dal fondo della piazza, raggiunge il buratto, ossia quel manichino che vedete nella foto in alto, e in base a dove colpisce il quadrato che è come bersaglio, riceve un determinato punteggio, da 1 a 5. Ci sono poi anche altre regole, che però non starò qui a spiegare, dato che quello che ho appena detto è fondamentalmente la base dell'intera giostra. Le "squadre" sono quattro, corrispondenti ai quartieri di Arezzo. Ogni quartiere fa riferimento ad una delle quattro porte (esistenti tuttora) che nel periodo medioevale permettevano l'accesso alla città. Abbiamo: Porta del Foro (o San Lorentino), giallo cremisi; Porta Santo Spirito, giallo blu; Porta Crucifera (o Colcitrone), rosso verde; Porta Sant'Andrea, bianco verde.
Teoricamente io non farei parte di nessuno di questi quartieri, dato che non abito in città, però ho sempre tifato San Lorentino. Ieri sera tuttavia mi è toccato andare nella zona della piazza riservata a Santo Spirito e Sant'Andrea perchè i miei amici sono di questi quartieri. Ero nel covo del nemico insomma. Comunque sia, San Lorentino è stato il primo quartiere ad essere eliminato perchè ha segnato 4 e 3 punti, mentre gli altri quartieri hanno segnato due volte 4 punti. Agli spareggi Colcitrone (uno dei quartieri più odiati, o per lo meno, quello contro il quale sono inneggiati il maggior numero di cori infamanti), ha fatto 5, e ha vinto perchè Santo Spirito e Sant'Andrea non hanno saputo fare di meglio...

A parte il caldo allucinante che abbiamo patito tutti quanti strizzati in piazza, è stata una serata divertente, come tutte le volte che c'è il Saracino: la parata, i cavalli, le bandiere, i cori, l'intera città che partecipa.

Ci tengo a farvi sapere che L'Operazione Sdraio è andata a buon termine! Adesso ho le mie due comodissime sdraio blu elettriche (lo so il colore fa un pò ca..re, ma la OBI non dava di meglio), e già sono state sfruttate!
Adesso vado a festeggiare il primo anno di vita del figlio di mia cugina! Auguri Leonardo!!!