venerdì 13 giugno 2008

Ne è passato di tempo...

Sono stata rimpiazzata dai figli dei vicini. Adesso sono loro che girellano in bicicletta sulla strada, che si fermano ad accarezzare il cane, ridono e giocano. Qualche anno fa c'eravamo io e Catia, un'altra vicina. Fin da quando mi sono trasferita qui, quando avevo due anni, io e lei abbiamo giocato insieme, dato che era l'unica altra bambina dei dintorni. Ci sono sei case qui, delle quali solo tre abitate per tutto l'anno, quindi le scelte erano poche, non c'è che dire. In estate stavamo insieme mattina e pomeriggio, ininterrottamente. I giochi in campagna sono facili da trovare.
Poi quando divenne più grande (Catia ha qualche anno in più di me), passavo più tempo a giocare da sola. L'invettiva non mi manca, però trascorrevo gran parte della giornata con il pallone; all'inizio lo calciavo contro il muro per ore e ore, e qualche anno più tardi lo infilavo nel canestro che mi avevano regalato i miei cugini. Poi prendevo la bicicletta (sulla quale ho imparato ad andare veramente tardi, però ci sono riuscita da sola, senza l'aiuto di nessuno che mi tenesse da dietro) e me ne andavo in giro per la collina: facevo avanti e indietro, avanti e indietro, senza stancarmi mai. Mi fermavo a salutare i vicini che per caso erano in strada, oppure andavo su fino alla chiesa se c'era il campeggio dei ragazzi; mi divertivo con Pippo, il mio cane, e Beethoven, il cane dei vicini (due cani straordinari tra l'altro, come la maggior parte degli animali in zona, si meritano quasi un post personale!).
Adesso ci sono Guido e Simone, hanno preso il mio posto. Se ne vanno in su e in giù per la strada con le loro biciclette dalla mattina alla sera, si fermano qui davanti al cancello e giocano con i miei cani; li sento ridere e correre. Fanno un gran casino in verità eheh, e ciò mi porta a constatare che anche io dovevo essere alquanto stressante per i pochi abitanti della zona quando ero piccola: calciare un pallone contro un muro in continuazione...sai te che confusione!
Mi fa quasi tristezza pensare che è già passato così tanto tempo; però da un altro lato, riflettendoci, non è cambiato poi molto, e questa è una gran cosa. Sorrido tutte le volte che li sento passare sotto la mia finestra.

4 commenti:

Federica ha detto...

anche io l'altro giorno sentendo gli urlicchi di Giulia e Riccardo, i miei vicini di casa, ho pensato a qualcosa di simile.

il tempo che passa mi ha sempre fatto tanta paura, fin da quando ero piccola!

Sergio ha detto...

Beh, è inevitabile vedere negli altri le cose che abbiamo vissuto noi..giocavi col pallone? A quando una partita? ;)

Caterina ha detto...

òSergio: Sarei anche brava a giocare a calcio, per essere una ragazza eheh...però non ho mai fatto una vera partita...se mi ritorna voglia di giocare si organizza vai!
Un bacio

Sergio ha detto...

Allora ti tengo presente ;) anche perchè sono del tutto fuori forma ed ora posso giocare solo con le ragazze in campo :( anni maledetti che passano :( un bacio anche a te