sabato 27 giugno 2009

Un kamikaze per il mio post n° 100


Eccomi qua con il mio post numero 100! Ragazzi che storia...un traguardo inaspettato eheh.
Me ne fossi accorta prima avrei pensato a qualcosa di celebrativo, ma solo quando ho cliccato su "nuovo post" ho notato che sarebbe stato il centesimo. Che dire...continuo a scrivere? Ma sì via!

Ho finito or ora di leggere Il kamikaze cristiano di Angelo Tondini Quarenghi. Libro controverso e insolito. Devo ancora chiarirmi le idee al riguardo. Sicuramente un finale deludente. Troppe parole e troppi discorsi inutili, avrei preferito di gran lunga un gigantesco punto interrogativo pendente sopra la testa del protagonista. E pensandoci non è una cosa che di solito si dice di un libro, il finale a sorpresa lascia sempre un pò di amaro in bocca; non sarebbe stato questo il caso. E insomma, la storia è strana e tragica: tale Paolo Vida, fotografo sessantenne, dopo essersi considerato un fallito per l'intera durata della sua avventurosa vita in giro per il mondo (che ipocrisia) pensa bene di concludere in bellezza facendo una capatina a Kabul per esplodere nel bel mezzo della preghiera del venerdì. Il primo kamikaze cristiano per riscattare e risvegliare questo nostro Occidente alla deriva, indifeso e additato. Un gesto estremo e pazzo, che nasconde tuttavia una logica difficile da minare. Sì, perchè in mezzo a queste pagine che descrivono magnificamente Kabul e l'Afghanistan, si annida il tentativo (che non so se attribuire all'autore o al personaggio) di convincere della solidità delle motivazioni che spiegano tale attentato. Si tratta di pensieri e punti di vista detti e ridetti, pagina dopo pagina, a volte anche fin troppo monotoni nelle parole usate, ricchi di ragionamenti, storia e fatti indiscutibili oggettivamente. Sono forse opinioni troppo dure? Razziste? Inconcepibili? Politicamente scorrettissime? Vergognose e inappoggiabili? Emotivamente direi di sì, proprio sì. Razionalmente...
Ognuno di noi ha i propri personalissimi pensieri a proposito della storia che ci scorre sotto il naso, sugli schermi delle televisioni, sui monitor dei computer; giornali, radio, libri discutono sugli avvenimenti recenti e recentissimi, discorsi contrastanti e ipocriti da parte di molti, solidarietà e belle parole da parte di altri. Il kamikaze cristiano ti fa tentennare, comunque, indipendentemente da cosa pensavi prima di leggere queste pagine. E' così asfissiante nel ripetere questo progetto di morte giusta e legittimata contro persone diverse ma innocenti, che dopo un pò hai per forza due dubbi. Il primo è: non sarà che forse nemmeno lo stesso Paolo Vida crede in quello che predica? In questo modo si spiegherebbe come mai sente il bisogno di dire più volte le stesse parole stile litania per non cedere al nostro indiscutibile istinto di vita, per mantenersi fermo sulla sua decisione di suicidio. Il secondo dubbio invece affiora più tardi, quasi verso la fine del libro, in opposizione alle belle e sognanti parole dell'affascinante islamica Kokla. E' davvero così facile decidere di diventare kamikaze? Se con le parole si riesce a far sembrare quasi razionale e giusta una morte del genere, seppur difficile da mettere in pratica, vuoi che non ci sia qualche pazzo in questo nostro vasto mondo che non abbia le palle o l'ignoranza per arrivare fino in fondo?
Ci sarebbero tantissime cose da discutere. Ancora non so dire se il libro mi sia piaciuto o no, e forse non lo vorrò scoprire. Mi accontento delle belle foto di Kabul e degli afghani, della descrizione accurata e curiosa di un paese che forse non visiterò mai. Già Hosseini mi aveva iniziato a questa terra lontana e martoriata, sempre circondata da un alone di mistero. E come è giusto che sia, lasciamo pure che questo libro rimanga nel dubbio e nella riflessione senza via d'uscita. Perchè in questo caso speculare è sicuramente meglio che agire.

5 commenti:

lindöz ha detto...

Ma sei alla pari con Valentino Rossi!!! =D

Anonimo ha detto...

ahahah!quale onore! eheh

The little Witch ha detto...

complimenti per i 100 post ^^

un libro difficile, non credo ce la farei a leggerlo, non ora, comunque.

NYY ha detto...

aspettimao che tu carichi il 101...
Complimenti

•Hicara~ ha detto...

Ciao mi chiamo Hicara..molto bello il tuo blog..io sono di foggia, invece tu di dove 6..se hai voglia di rispondermi posta un commento sul mio blog..ci conto!