lunedì 14 dicembre 2009

Meglio farsi due risate...


Qualche giorno fa mi sono svegliata nel cuore della notte. Ridevo. Non mi ricordo bene cosa caspiterina stessi sognando, fatto sta che ho aperto gli occhi e mi son ritrovata a sghignazzare della grossa.
Ero con degli amici, qualcuno, chissà chi poi, e uno di loro ha fatto una battuta. Tutti gli altri hanno cominciato a ridere. Io ci ho messo qualche secondo per intuire l'ilarità della situazione e alla fine ho colto anche il senso di quello che era stato detto. Doveva proprio essere una battutona se addirittura le risa mi hanno scosso così tanto da svegliarmi.

Gran strana cosa i sogni, gran strana cosa il sonno. Quel momento in cui sei solo tu, anche se condividi il letto con qualcuno, quando la giornata si rannicchia in un angolo della mente, pronta a rompersi in una miriade di gocce che scivolano sull'immensità del pensiero. Le gocce ti appannano il cervello, il respiro ti riscalda il cuore, e non si sa bene come, dormi. Tante cose possono accadere in una notte, vivere la storia del mondo intero, riscrivere la tua stessa vita, gridare di paura, e a quanto pare anche ridere a crepapelle. Qualsiasi cosa sia successa, mi ha fatto piacere, mi ha fatto star bene, stupidamente e ingenuamente bene. Se qualcuno sente per caso Sigmund in questi giorni gli chieda per favore cosa mai tutto ciò possa aver significato.
Peccato solo che non mi ricordi la battuta del secolo!

sabato 24 ottobre 2009

Il primo fuoco di stagione


L'ho acceso poco fa.
Un buon momento per il primo fuoco di stagione: un pigro sabato pomeriggio di fine ottobre; fuori il sole è pallido e il vento profuma già di novembre.
Sono andata a prendere la legna e l'ho sistemata per bene nel camino; ho sfregato il fiammifero ed ecco che è partita la timida fiamma. Viene quasi voglia di dire che si fa arte ad accendere il fuoco, posizionare la legna al meglio e appallottolare la carta per avviarla alla cenere; un'arte primitiva, passionale, distruttiva nel suo calore. Le cimici che abitavano nella canna fumaria sono cadute a decine sul campo di battaglia, soffocate. C'è una sadica gioia nel vederle agonizzare; avevano scelto male il loro rifugio autunnale.
Il profumo della legna che brucia ha già pervaso la casa, pronto a sistemarsi comodo e rimanervi per i prossimi mesi.
Oramai il fuoco ha preso, le fiamme danzano nelle loro mille e mille forme, dischiudendo sogni e immagini, preludio dell'inverno che sta per arrivare.

mercoledì 7 ottobre 2009

Diagnostichiamoci!


Stai male? Al pronto soccorso c'è troppa fila? Non riesci a trovare un dottore? Le infermiere cazzeggiano davanti alla macchina del caffè?
Non ti preoccupare! Da ieri, in più di duecento ospedali d'Italia, è partita l'iniziativa Diagnostichiamoci! grazie alla quale potrai elargire la tua qualsivoglia sintomatologia direttamente al muro e risponderti da solo! Per ogni diagnosi azzeccata dal paziente stesso, in regalo un posto letto nel corridoio. Pesca a caso nella scatola delle matite colorate: il colore estratto sarà il codice per l'accettazione del pronto soccorso (è severamente vietato barare). Se non mangi da ore, comincia a piangere (a disposizione un personal trainer per migliorare la tua performance) e forse l'infermiera ti darà addirittura una flebo di fisiologica.
Non ci vedi? Ti sei ustionato il braccio? Hai una gamba tagliata in due? Diagnostichiamoci! interverrà N.O.W. (Never Or Whenever). Un'occasione da non perdere!
I tuoi parenti e amici non sanno come passare l'eternità in sala d'attesa mentre partecipi al nostro gioco ospedaliero? Diagnostichiamoci! ha pensato anche a loro! A disposizione e in esclusiva nelle più buie ore della notte:
-terapia di gruppo, per incazzarsi insieme;
-lezioni di stretching, per accamparsi meglio sulle sedie;
-club del libro, viaggio nella cultura popolare da "La Locandina" a "City", per mantenersi informati;
-parole crociate al microfono dell'accettazione, in palio il numero del cercapersone del dottore di turno;
-"Proverbi e Frasi Celebri Contest", rivisitazione soggettiva e tematica della saggezza degli avi e delle persone famose (i vincitori della prima edizione all'Azienda Ospedaliera-Universitaria di Careggi - AOUC - Firenze, nella giornata del 6 ottobre sono stati: terzo posto per A dottor donato non si guarda in bocca; secondo posto per Finchè la barella va lasciala andare; e medaglia d'oro per Chi trova un chirurgo trova un tesoro).

In particolar modo a Firenze, siamo a vostra disposizione 24/7. I nostri collaboratori vi aspetteranno con il numero della salumeria all'ingresso del pronto soccorso. Per maggiori informazioni contattateci al 666118.
AOUC: il vostro servizio, per la vostra salute.

lunedì 14 settembre 2009

It's business time, sorella!

Nella totale assenza di attività rilevanti, sono passata al full cazzeggio! Ne sono estremamente compiaciuta!
Approfitto di questo mio post odierno per fare gli auguri alla Vanessa! Andate a salutarla nel suo blog e lasciatele un "Buon compleanno" nella cbox. Visto che ultimamente si lamentava dell'assenza di messaggi, pensateci voi!

Nella pigrizia delle giornate che scorrono ho però trovato la voglia di cercare qualche blogger di mia conoscenza su FacciaLibro e devo dire che aggiunta Serena è stata poi una cascata di richieste di amicizie ahah. Ganza sta cosa! Alcune delle persone aggiunte non le conosco...machissene! Si leggerà un paio di blog in più adesso.
Tra l'altro ora che penso a questo strano fenomeno di Facebook, mi viene in mente una cosa. Tempo fa ho assistito alla nascita di una pagina che è a dir poco incredibile. Vi ricordate per caso il mio vecchio post Il mio vucomprà personale? Ecco, non so come di preciso ma un giorno mi fermò dicendomi "Ehi sorella, cercami su Facebook! Hai Facebook vero?!". Fu così che trovai Eddie, vucomprà di fiducia del Morgagni di Firenze, amicone di tutti gli studenti, che sogna di diventare un giorno presidente della Nigeria! Ahahah! Bè....ha raggiunto quota 1800 fan!!! Direi che fra qualche anno ce la potrebbe anche fare sul serio!

martedì 8 settembre 2009

Ci si trova in India...

Giorni difficili e stancanti quelli appena trascorsi. Giusto per iniziare settembre col ritmo necessario. Alla fine s'è sfangato anche il secondo anno! Ho durato più fatica del previsto e non tutto è sempre andato come desiderato, ma sono sempre qui, che resisto e che proseguo con tenacia. Se poi a braccetto con lo studio ci sono amicizie che diventano ogni giorno più forti e addirittura amicizie che risbucano dal passato con sorpresa, direi che, a conti fatti, i pro e i contro di questo secondo anno di medicina si compensano tra di loro.
Sono stata un pò irrequieta e sonnambula ultimamente: colpa dello stress pre esame. Sono tornata a Firenze ieri con i nervi a fior di pelle e un mal di testa da paura, sonno arretrato sulle spalle e la sfiga chiusa a chiave in valigia. Una giornata un pò di merda insomma quella di ieri. Ma in treno ho trovato un vecchio amico e subito sono ripartita col piede giusto. Non lo vedevo da tempo. Siamo cresciuti insieme nel pulmino della scuola e abbiamo condiviso la stessa collina per anni. Poi è partito. E' un girellone, ma di quelli seri. A ventidue anni si sta per laureare ed è in procinto di prendersi il suo secondo anno sabbattico. Un idolo insomma, quel genere di idolo che ammiri non tanto per quello che ha fatto, ma piuttosto perchè ha avuto il coraggio di fare quello che desiderava, di realizzare quel genere di sogni che rimangono dentro un dannatissimo cassetto per anni, se non per tutta la vita. La fa sempre facile lui. Ti butta lì una proposta impossibile e per un attimo ti convinci che questa volta sarà quella giusta, ma sì, chi se ne frega insomma, è l'ora di farlo! Ti ricorda che il mondo è immenso e la vita è lì ad aspettarti, ovunque, in qualsiasi istante, piena di meraviglia anche nel peggiore dei momenti. Poi lui parte, e tu rimani indietro perchè riesci a trovare in pochi secondi decine di buoni motivi per rimanere.
E forse non lo rivedrò fino al prossimo incontro casuale in un treno. O forse lo raggiungerò in India... in entrambi i casi sarà sicuramente un'esperienza che varrà la pena vivere.

mercoledì 19 agosto 2009

Premio Mongolfiera

Erano secoli che non ricevevo un premio!!! Finalmente ne posso aggiungere un altro nella mia bacheca eheh. Un ringraziamento ufficiale quindi a Federica. Grazie cara!

Le regole sono: consegnare il premio a 5 persone e scrivere 5 cose che adori fare.

Come ha giustamente scritto Carlo, evito di consegnare il premio a chi l'ha già ricevuto...
I fortunatissimi sono:
1- Ilaria: che necessita assolutamente un premio d'incoraggiamento per questa difficile estate;
2- Jemfri (Tommaso): per vedere se si dà una mossa a scrivere qualcosa nel suo blog dimenticato da Dio;
3- Vanessa: che merita un premio per il suo neoblog;
4- Lorenzo: disegnatore in ascesa che seguo spesso e volentieri;
5- Alleebbasta: che ho scoperto da poco e che mi fa divertire molto.

Adesso...cinque cose che adoro fare?
1- Bere estathè! Soprattutto se sono spaparanzata sul divano.
2- Leggere davanti al fuoco quando fuori nevica.
3- Passare le ore a guardare le mie serie tv preferite in lingua.
4- Camminare ascoltando musica.
5- Last but not least: entrare in gelateria sapendo che la galataia conosce già i tuoi gusti preferiti.

E poi do pure il premio (anche se infrango le regole, machissenefrega) al grandissimo GNS, che se lo merita a 360 gradi, come sempre!

martedì 18 agosto 2009

Agriturismo or not agriturismo?

That is the question.
Ultimamente le mie zone pullulano di vacanzieri. Causa: le miriadi di agriturismi che svettano sui colli toscani. Senza negare che avere stranieri intorno è una gran bella cosa, devo però dire che mi rompono altamente le palle! Se fino a un paio di anni fa me ne stavo tranquilla a godermi la mia adorata beatitudine in cima al poggio che era quasi tutto per me, adesso mi imbatto quotidianamente in alcune divertenti quanto fastidiose (e a volte rumorose) scenette da turisti. La melodia dei passerotti viene interrotta da un possente accento tedesco che passeggia per la strada, e targhe con strane lettere viaggiano per la collina.
Giusto ieri me ne vado a fare la spesa ed ecco che alla cassa ci sono quattro inglesoni con pancia da birra che avevano appena svaligiato gli scaffali del supermercato per non rischiare di rimanere sobri nella loro settimana di vacanza in Toscana. Di solito, quando uno va a fare la spesa in un supermercato straniero (e parlo anche di noi italiani), confida nel fatto che è tutto molto impersonale. A meno che tu non debba chiedere due etti di prosciutto di Parma, puoi benissimo anche non aprir bocca, scrutare il display della cassa (dato che riuscire a capire il prezzo detto a velocità ultrasonica da una cassiera stanca e svogliata è quasi impossibile), e fidarti ciecamente del fatto che il resto datoti è esatto. Tutto ciò non prevede la più inutile quanto stupida domanda “Ce l’ha la tessera?”. Ora dico io, ma come si potrà mai chiedere una cosa del genere a quattro persone visibilmente straniere? Fosse successo poi in una grande metropoli, potrei anche capire. Ma in un paese di venti anime (più il cane dei Vigili e il gattone del macellaio), dove tutti conoscono tutto di tutti…lei, signore che non ho mai visto, dai capelli biondissimi e uno strano accento nel pronunciare la parola “buonasera”, ce l’ha la tessera? Mi fosse successo a me su in Norvegia mi sarei un po’ scoraggiata, ma il mitico british man si è subito risollevato chiedendo in un perfetto inglese scolastico dove fossero le buste per la spesa. E la disperazione prese possesso degli occhi della cassiera! Alla fine ci si intende in qualche modo, specialmente noi italiani che con le mani siamo dei maestri eheh, ma il processo che porta ad una completa, o quasi, intesa è degno di un cortometraggio da oscar.
Tornando poi su per la strada di casa dopo aver fatto la spesa ecco che mi ritrovo davanti un’incerta e timida macchina che sale per la collina, drammaticamente targata MI. Alla modica velocità di 25 km/h ecco che si ferma ad un incrocio. Riparte poco dopo ancora più incerta di prima: la partenza in salita è difficile anche per me che la devo fare tutti i giorni, figuriamoci per due che abitano nella nebbia della piana. Ma…cosa succede??? Oh mio Dio c’è una macchina che sta scendendo!!! E ora che si fa? Che non si fa? La milanese inchioda nuovamente e si rannicchia sul ciglio della strada. Ormai troppo terrorizzati da questa selvaggia Toscana, i nordisti non ne vogliono sapere di ripartire. Peccato che eravamo in curva e io di certo non li potevo sorpassare. Con le braccia ormai cascate suono il clacson e mi sporgo dal finestrino.

Milanese abbronzatissima: “Oh ci scusi, ma non siamo abituati a queste strade così strette eheh eheh eheh”.

(Gustavo il guidatore del pulmino di scuola doveva essere il padre segreto di Schumacher se riusciva addirittura a scambiarsi con i trattori su per questa strada).

Caterina: “L’agriturismo è più su a destra”.

(Come il Pieraccioni nel Ciclone, solo che invece del poggio più giù, è il poggio più su).

Milanese abbronzatissima: “Sìììì, cercavamo l’agriturismo infatti! Grazie mille, ma che gentile!”.

So guitta.

lunedì 17 agosto 2009

E se questa la spedissi alla Napapijri?

La Più Incredibile Vacanza In Scandinavia


Tornata da pochi giorni al caldo soffocante dell'Italia, rimpiango già la mite temperatura trovata in Svezia e Norvegia. Quel clima perfetto in cui ti bastano maglietta e felpa per essere perfettamente a tuo agio in ogni momento della giornata. Certo è vero che ad Oslo è piovuto un pò, ma per il resto abbiamo avuto un gran culo!
Che dire delle due capitali del Nord visitate? Superlative! Ahahah! Magari questa cosa non farà ridere anche voi, ma le battute ricorrenti del nostro piccolo e affiatato gruppo contenevano un sacco di superlativi. A quanto pare infatti Stoccolma ed Oslo detengono una miriade di primati: il più ... del mondo, la più ... della Scandinavia, i più ... dei paesi nordici. Questo per lo meno secondo le mini guide turistiche che avevamo comprato. Uno dei superlativi più superlativi di tutti è però stata la visione della PIU' GRANDE ROTONDA DI SVEZIA nel pieno centro di Stoccolma... una rotonda che ad occhio è qualche metro di diametro più piccola di quella dell'Ipercoop di Arezzo...ed è tutto dire!
Nonostante la strafottenza di questi nordici biondissimi e bellissimi, le capitali sono entrambe molto affascinanti, anche se diverse in molte cose. Se il centro storico e porto di Stoccolma sono vecchi e caratteristici, il centro e il porto di Oslo sono invece nuovi di zecca; se in Svezia sono quasi tutti biondi, ad Oslo sembra di essere nel bel mezzo di un incredibile incontro di razze; e se Stoccolma sembrava piccola era perchè ancora non avevamo visitato la minuscola Oslo. Una cosa è rimasta costante però: gli altissimi e vergognosissimi prezzi! Siamo stati spellati ben bene, anche solo per un hot dog o un panino i SEK e i NOK se ne andavano in fumo con indifferenza. Città carissime e ricchissime, ristoranti di lusso ad ogni angolo, negozi modernissimi, servizi pubblici al top. (E anche non volendo potrebbero ritornare i superlativi eheh).
Personalmente fra le due capitali ho preferito Oslo. Stoccolma è bellissima, ma quando visito un posto mi pongo sempre la domanda "indipendentemente dalla bellezza del luogo, sceglierei mai di abitare qui?", e premesso che non ci vorrei abitare dati gli strampalati orari di vita del sole, sceglierei comunque Oslo. Più giovane, più viva, più moderna, più cosmopolita. Anche se Stoccolma ha più fascino.
Se mai avrò voglia di raccontare alcune piccole avventure simpatiche della vacanza lo farò in successivi post. Per adesso vi lascio con la foto dei mitici cinque nell'Ice Bar di Stoccolma, bar fatto COMPLETAMENTE di ghiaccio.
E se poi mi volete infamare fatelo pure ma vi dico che la salsiccia di renna mi è piaciuta veramente un casino! Conoscete mica un macellaio dalle mie parti che la vende?

domenica 2 agosto 2009

La maleducazione dilaga...


...e io me ne vado in vacanza. Parto infatti domani per una settimana di fresco in Svezia e Norvegia.
Magari vi starete chiedendo cosa c'entri la maleducazione. Bè, devo dire che sono rimasta letteralmente a bocca aperta a causa di una certa persona che si è presa fin troppe libertà buttando nel cesso l'educazione e il rispetto e tirando lo sciacquone più e più volte con insistenza. Ma che ci vogliamo fare? Non ci si stupisce mai abbastanza di questo nostro mondo variegato...
Per ora vi saluto. Quando torno narrerò le varie avventure di quattro toscani e un veneto (oppure tre futuri medici e due futuri matematici) a Stoccolma e Oslo. Sai te che ridere!!!

Se nel mentre sentite troppo la mia mancanza vi consiglio di passare a salutare la Vanessa che ha messo su un neoblog aretino DOP.

giovedì 30 luglio 2009

Dalla stessa radice di idiota


Ciao. Abbraccio. Hai dormito? Piacere. Non è venuta. T'ho visto che eri bambina. Accompagnami fuori. Ti lascio i vasi. Il labirinto sull'iPhone. Boccacce. Un bambino ride. Abbracci. Occhiali da sole. Il carro arriva sgommando. Non riesce a fare manovra. Caffè. Dà il resto. Marsupio della Fiorentina. Oh Fiorentina! Non li ho trovati. Ti portiamo noi. Perchè passa da qui? Hanno noleggiato un taxi. Non ha portato il bastone. Caffè. E' chiuso. Sono la nipote. Lui è. Lei è. Non mi conosci. Ma che dice? A te. A pescare. In una circostanza migliore. Mi dispiace. Sono la sorella del nonno. Lo accompagni te? Vado al forno. Venite con noi. Di qui è più corta. Firenze. La cupola è lontana. E' grande quanto Arezzo. C'è il pulmino ogni mezz'ora. Caldo. Litri di estathè. Prendi una rosa. La croce nel cestino della spazzatura. Va giù. La terra. Ombra. Gira a sinistra. Grazie.
Ci voleva proprio quel gelato, vero zio?

giovedì 23 luglio 2009

Bazzicando al Play


Tra un romanzo sotto il sole e un bell'estathè ghiacciato, tutte le sere faccio una capatina ad Arezzo per intrufolarmi al Play Art. Ho addirittura ottenuto il pass a sbafo (thanks Ilaria ihhi) e quindi ne approfitto. Tranquille notti estive passate sbracati su al prato della fortezza, ascoltando musica dal vivo, spettegolando senza sosta sui vari turisti e fan che arrivano da ogni dove in questa nostra cittadina non proprio nella top ten delle guide turistiche, una birretta in compagnia... insomma, ce la passiamo niente male. Non mi rimane che commentare anche qui nel mio blog questa manifestazione musicale che ha preso, senza alcun diritto concesso, il posto del leggendario e rimpianto Arezzo Wave.
Numerosi gli artisti presenti (emergenti e famosi), non solo musicisti ma anche attori e scrittori. Si mangia pure (strano vero? non succede mai da queste parti) in quello che è stato definito Play Food. Finora le guest stars sono state Patti Smith e Tracy Chapman. Sparati questi due nomi così a caso, ste tizie potevano essere chiunque data la mia ristretta cultura musicale. Ascoltandole poi mi sono invece accorta che conoscevo quasi tutte le loro canzoni. Presente quelle canzoni ever green che hai sentito miriadi di volte (mai tuttavia dall'inizio alla fine) e che però non hai la più pallida idea di chi le canti? Ecco, precisamente. Che dire? Due personaggi incredibili, basta solo vederle sul palco per capire che hanno personalità, carisma e storie dannate da raccontare dei bei tempi andati (data la veneranda età delle signore). Dovessi fare un paragone, non ci penserei neanche un secondo: Tracy Chapman è troppo meglio. A parte il fatto che la buon vecchia Patti si è presentata sul palco con gli occhiali da lettura (perdendo in men che non si dica centinaia di punti stima), la musica di Tracy Chapman si addice molto di più ai miei gusti e quindi voto per lei. Ieri sera ha fatto proprio un bel concerto: tranquillo, pacato, una band eccezionale, voce nera da sogno, due ore di ottima musica. Strana anche lei eh, per carità (forse solo un tantino meno della collega). Niente foto permesse (e chiaramente tutti quanti hanno rispettato l'ordinanza...ma per favore!), si è ripresentata quasi a forza dopo che una folla entusiasta aveva chiesto per dieci minuti un'ultima canzone, poche chiacchiere e molta chitarra. Un'artista ammirevole, anche se non proprio un mostro da concerto. Non per lo meno come Patti Smith, che ha sguazzato allegramente negli applausi dei suoi numerosissimi fan cinquantenni venuti da tutta Italia e anche da oltre frontiera con una canna in bocca per rivivere la gioventù perduta. Uno spettacolo un pò triste devo ammettere. Vu sentiste poi la canzone che la Smith ha scritto in onore di Arezzo! Dieci minuti musicati della Leggenda della Vera Croce di Piero della Francesca. Uno spasso! Sono giovane e ignorante e dico che non mi è piaciuta per niente, anche se mi piacerebbe farci due parole; deve essere fuori di testa e incredibilmente divertente come personaggio.
Vedremo poi stasera cosa ci propina il Play Art, in attesa della notte rosa di domani e dei Negrita domenica. Tra l'altro i Negrita erano seduti accanto a noi ieri sera, con tutti i pargoletti e le mogli a seguito. Niente di insolito dato che sono aretini DOC. Quel che è strano è che faranno pagare il loro concerto... O_O non so di chi sia stata l'idea, fatto sta che è stata una pessima idea. Moltissimi non assisteranno all'evento infatti. Si sono visti così tante volte gratis o con un biglietto da cifra irrisoria, che potevano continuare su questa strada...anche solo per patriottismo.

lunedì 6 luglio 2009

La gatta mi ha scritto un poema


Per chi non avesse familiarità con questi particolari felini, c'è da dire che i gatti hanno moltissime passioni, indipendentemente dalla razza o dalla casa in cui vivono. Una di queste irrinunciabili voglie è distendersi sulla tastiera del computer. Sarà forse che con questo tempaccio il calore tecnologico è un buon rifugio, o sarà forse perchè la mia Belvina è una gran rompicoglioni, fatto sta che dopo pranzo me ne torno su in camera e me la trovo spaparanzata sulla tastiera, come suo solito. Solo che questa volta mi ero dimenticata Word aperto ed ecco là che mi vedo esattamente 226 pagine scritte! Mi ci è voluto quasi un quarto d'ora a rimettere in sesto il documento originale. Ho provato anche a vedere se la Belvina aveva scritto qualcosa di interessante ma dopo una ripetizione di 7 pagine della lettera B ho rinunciato.

sabato 27 giugno 2009

Un kamikaze per il mio post n° 100


Eccomi qua con il mio post numero 100! Ragazzi che storia...un traguardo inaspettato eheh.
Me ne fossi accorta prima avrei pensato a qualcosa di celebrativo, ma solo quando ho cliccato su "nuovo post" ho notato che sarebbe stato il centesimo. Che dire...continuo a scrivere? Ma sì via!

Ho finito or ora di leggere Il kamikaze cristiano di Angelo Tondini Quarenghi. Libro controverso e insolito. Devo ancora chiarirmi le idee al riguardo. Sicuramente un finale deludente. Troppe parole e troppi discorsi inutili, avrei preferito di gran lunga un gigantesco punto interrogativo pendente sopra la testa del protagonista. E pensandoci non è una cosa che di solito si dice di un libro, il finale a sorpresa lascia sempre un pò di amaro in bocca; non sarebbe stato questo il caso. E insomma, la storia è strana e tragica: tale Paolo Vida, fotografo sessantenne, dopo essersi considerato un fallito per l'intera durata della sua avventurosa vita in giro per il mondo (che ipocrisia) pensa bene di concludere in bellezza facendo una capatina a Kabul per esplodere nel bel mezzo della preghiera del venerdì. Il primo kamikaze cristiano per riscattare e risvegliare questo nostro Occidente alla deriva, indifeso e additato. Un gesto estremo e pazzo, che nasconde tuttavia una logica difficile da minare. Sì, perchè in mezzo a queste pagine che descrivono magnificamente Kabul e l'Afghanistan, si annida il tentativo (che non so se attribuire all'autore o al personaggio) di convincere della solidità delle motivazioni che spiegano tale attentato. Si tratta di pensieri e punti di vista detti e ridetti, pagina dopo pagina, a volte anche fin troppo monotoni nelle parole usate, ricchi di ragionamenti, storia e fatti indiscutibili oggettivamente. Sono forse opinioni troppo dure? Razziste? Inconcepibili? Politicamente scorrettissime? Vergognose e inappoggiabili? Emotivamente direi di sì, proprio sì. Razionalmente...
Ognuno di noi ha i propri personalissimi pensieri a proposito della storia che ci scorre sotto il naso, sugli schermi delle televisioni, sui monitor dei computer; giornali, radio, libri discutono sugli avvenimenti recenti e recentissimi, discorsi contrastanti e ipocriti da parte di molti, solidarietà e belle parole da parte di altri. Il kamikaze cristiano ti fa tentennare, comunque, indipendentemente da cosa pensavi prima di leggere queste pagine. E' così asfissiante nel ripetere questo progetto di morte giusta e legittimata contro persone diverse ma innocenti, che dopo un pò hai per forza due dubbi. Il primo è: non sarà che forse nemmeno lo stesso Paolo Vida crede in quello che predica? In questo modo si spiegherebbe come mai sente il bisogno di dire più volte le stesse parole stile litania per non cedere al nostro indiscutibile istinto di vita, per mantenersi fermo sulla sua decisione di suicidio. Il secondo dubbio invece affiora più tardi, quasi verso la fine del libro, in opposizione alle belle e sognanti parole dell'affascinante islamica Kokla. E' davvero così facile decidere di diventare kamikaze? Se con le parole si riesce a far sembrare quasi razionale e giusta una morte del genere, seppur difficile da mettere in pratica, vuoi che non ci sia qualche pazzo in questo nostro vasto mondo che non abbia le palle o l'ignoranza per arrivare fino in fondo?
Ci sarebbero tantissime cose da discutere. Ancora non so dire se il libro mi sia piaciuto o no, e forse non lo vorrò scoprire. Mi accontento delle belle foto di Kabul e degli afghani, della descrizione accurata e curiosa di un paese che forse non visiterò mai. Già Hosseini mi aveva iniziato a questa terra lontana e martoriata, sempre circondata da un alone di mistero. E come è giusto che sia, lasciamo pure che questo libro rimanga nel dubbio e nella riflessione senza via d'uscita. Perchè in questo caso speculare è sicuramente meglio che agire.

domenica 21 giugno 2009

I dollari del saracino


Eccoci di nuovo qua con la nostra cara giostra del saracino 2009. Già l'anno scorso avevo scritto un post spiegando questa manifestazione aretina, e quindi se avete bisogno di una rinfrescata di idee ecco qua quello che scrissi.

Grande festa venerdì sera per le cene propiziatorie, canti, balli e birra a volontà: un'intera città in un'allegria diffusa e alquanto brilla. Tutti pronti e carichi quindi per il saracino.
Ieri sera l'atmosfera si scalda subito, fin dalla parata. Il signorino che infatti vedete rappresentato nel dollarone qua sopra ha "tradito" il proprio quartiere, passando da essere fantino storico del Santo Spirito all'odiato (da molti) quartiere di Porta Crucifera. Al passaggio del Colcitrone per le strade del centro fischi e urla di disapprovazione hanno invaso come un'onda il povero cavaliere. Tutto si può sopportare in cambio di un bel gruzzolo di soldi? Mah...direi che ci si potrebbe fare un pensierino volendo, anche se in fin dei conti i quartieri di Arezzo non sono come una squadra di calcio che cambi in base al profitto che ne puoi ricavare. Circondato da una squadriglia della polizia il fantino raggiunge però sano e salvo Piazza Grande, pronto per la sua performance...che non è stata poi neanche chissà cosa.
E chi mai avrà vinto? Chiaramente il Colcitrone! Doppio smacco quindi per Santo Spirito che non solo si è visto sfilare da sotto il naso il suo pupillo, ma è addirittura uscito per primo dalla competizione!

Mi diverto sempre un sacco al saracino! Non tanto per la giostra in sè, che è alquanto banale, ma piuttosto mi entusiasmo a vedere tutti questi miei "quasi concittadini" completamente immersi in un tifo antico e sanguigno. E' ovvio che mi ci tuffo anch'io eheh! La parata è sempre molto bella, i colori splendidi e i cori anche di più! Insulti gridati a pieni polmoni a parenti e amici di un altro quartiere, quell'atmosfera che sfiora la rissa ma che si risolve fortunatamente quasi sempre in una risata. La storia e la tradizione che rimangono ancorate per queste stradine medievali in forte contrasto con la modernità, un istinto primitivo che risale dai visceri di un'intera città e che va a circondare cavalli e cavalieri, damigelle e musici. Poi dopo un paio d'ore tutto torna come prima, ma accidenti se ti sei divertito! E inoltre quest'anno ci sono state anche novità, proprio a causa di questo "tradimento": non solo i dollaroni lanciati da una terrazza sopra i portici al passaggio della parata, ma anche nuovi insulti, da "Farsetti merda" nella pausa dell'araldo poco prima di annunciare i punteggi, a "Toglilo col laser" riferito al tatuaggio di Santo Spirito del fantino venduto. Ahahah! Ogni anno c'è poi la battuta che rimane nella storia. Questo giugno una signora si è nascosta dietro un muro di polizia e quando un agente le ha detto di togliersi lei ha risposto "eh volevo infamare sicchè stavo qui dietro così mi sentivo più protetta" ahahah. Un applauso alla signora che aveva il coraggio di insultare il Colcitrone durante la sua camminata della vittoria!
A settembre ci sarà nuovamente il saracino. Se volete fare una scappata da queste parti vi divertirete sicuramente. Speriamo solo che non vinca di nuovo Porta Crucifera!

martedì 9 giugno 2009

7 giugno 2009


Si parlerà di elezioni??? Ma noooooo! Non è il blog giusto, anche se si potrebbe intavolare una bella discussione europea date le miriadi di ospiti che abbiamo avuto alla Festa del Ricamo 2009 proprio lo scorso 7 giugno! Opinioni dall'Olanda e dalla Francia, dall'Inghilterra e pure un commento dall'esterno da parte degli americani! Ma chiaramente a Casa Cenina ci si concentra su altre cose in una giornata così importante, senza però dimenticarci di prendere la nostra ora di permesso per andare a votare come bravi cittadini!
Dopo i frenetici preparativi e dopo la strabiliante organizzazione delle nostre ragazze, si parte con la stancante, divertente e piovosa giornata di ricamo! Dal prossimo anno siete tutti avvertiti: Festa dell'usciate d'acqua 2010 (per chi avesse bisogno di traduzione usciate d'acqua=secchiate d'acqua=diluvio a tratti). Il tempo infatti non è stato per niente clemente, ma ci eravamo preparate (dato che siamo l'incarnazione dell'ottimismo) e non una goccia d'acqua ha raggiunto gli stand.
Potrei parlare degli ospiti adulati e abbracciati dalle nostre ricamine e dai nostri ricamini. Potrei parlare dei capolavori esposti. In particolar modo mi sono piaciuti i lavori della Marie-Therese e sono riuscita a strapparle la promessa che mi ricamerà un gatto (erano trooooooppo belli). E' la prima volta che sfrutto il vantaggio di far parte di Casa Cenina così spudoratamente, ma ne valeva veramente la pena. Potrei parlare del nostro spero formidabile lavoro. Oppure potrei parlare del magico tendone che ci ha riparato dalle nuvole.
Ma ho deciso che mi concentrerò sui particolari. Come sapete osservo attentamente tutto quanto, e da questa esperienza sono venute fuori diverse cose.
Innanzi tutto il caro Ton (marito di Karin) è quasi riuscito a strappare il soprannome di Winnie the Pooh al mio vecchio prof di lettere del liceo. E' stato così carino e gentile che veniva veramente voglia di tirargli le guanciotte. Passiamo adesso ad analizzare l'altro marito della Festa. Sì perchè sono loro la colonna portante, se ne stanno in disparte ma non puoi fare a meno di notarli. E quindi è con orgoglio che vi racconto di Patrick, marito della Marie-Therese. CHE UOMO!!! UN IDOLO!!! Sarcastico fino al midollo, simpatico e dongiovanni nel cuore. Ahahah! Fotografo (non)ufficiale della Festa si è preso il greve compito di immortalare le bellissime donne italiane! Un pensiero d'obbligo per la povera Isabelle (la quale non solo ha potuto sperimentare la smart dell'Ilaria) che si è dovuta sopportare le simpatiche e scherzose "avance" dell'uomo baffo più mitico di Francia!
Vogliamo poi descrivere in modo analitico la porchetta servita da Sandro??? Una libidine...mmmmmm.
Ci è un pò dispiaciuto che non abbiamo avuto molte occiasioni di scambio con le inglesi Suzanne e Joanne e sono rimasta sbigottita di come la cara Hana, figlia di Cynthia, non sia ancora riuscita dopo quasi una settimana a riprendersi dal fuso orario del Colorado.
Molti più aretini del solito si sono presentati...sarà forse perchè un pò di tempo fa siamo usciti sul giornale locale? Mah...l'importante è che siano venuti e che continuino!
C'è chi si è pure preso la briga di venire dall'Ungheria solo per vedere la Festa del Ricamo e di ciò siamo orgogliosi!
Tra l'altro se non lo avete ancora fatto aggiungete Casa Cenina su Facebook eheh!

Dopo tre anni ci conosciamo un pò tutti e continuamo a conoscere sempre più gente. Direi che siamo proprio fortunati, e in particolar modo mi sono resa conto di una cosa. Quando sono arrivati Ton e Karin dall'Olanda gli ho detto "ah sì, noi ci siamo già conosciuti a Nashville in Tennessee"...una cosa da tutti insomma. Questo gigantesco mondo che è diventato minuscolo, racchiudibile in uno schermo di computer, questo mondo che giri in poche ore su un aereo economico, lo visiti in lungo e in largo e magari non ti accorgi subito di cosa ti lascia nel cuore. Basta solo una giornata in cui ci possiamo effettivamente vedere e stringere la mano, ridere e parlare, per capire quanto alla fine il nostro pianeta virtuale e veloce, ricco e infinito, si può descrivere semplicemente come un pomeriggio di giugno passato a sedere sotto il sole della Toscana (che alla fine è spuntato!!!) con tutti coloro che condividono la tua stessa passione.

lunedì 8 giugno 2009

Un applauso all'Ilaria...


... che ha portato la francese Isabelle all'aeroporto di Firenze... CON LA SMART!!!

sabato 23 maggio 2009

Season finale time!

Oramai quasi tutte le serie televisive sono giunte alla loro season finale 2009 e un breve resoconto credo sia d'obbligo. Non le elencherò proprio tutte, alcune non sono degne di commento. Vi avverto che ci saranno SPOILER e quindi se non volete rovinarvi la sorpresa evitate di leggere!

House 5x24 Both sides now: mi aspettavo di meglio devo esser sincera! La puntata non è brutta, anzi. E tuttavia un pò deludente; una sbavatura di rossetto di troppo insomma. Lascia comunque molte porte aperte per la prossima stagione in cui potremmo trovare un House cambiato...forse. Vi consiglio questa recensione che credo riassuma e descriva al meglio la puntata. Viva la mano sinistra e il mitico Eugene!!!

Bones 4x26 The end in the beginning: lasciati da parte quei dieci minuti buoni di assoluto sbigottimento, si capisce poi chiaramente che qualcosa non va...proprio no. E a quel punto l'unica spiegazione plausibile è che il buon vecchio Booth stia sognando. Giunti al finale tutto è chiaro. Ma rimane comunque il dubbio: che cacchio di puntata è stata questa season finale??? Non posso dire brutta, perchè è stata divertente e fantasiosa, ma sul serio, avete presente il cavolo a merenda? Ecco, non c'entrava assolutamente niente. Rimane poi il problemino del vuoto di memoria...vedremo come lo risolveranno. In attesa di settembre un caloroso abbraccio al bastardissimo Stewie che speravo di rivedere anche in questa puntata! Family Guy rocks!

Private Practice 2x22 Yours, mine and ours: cosa abbiamo imparato da questa season finale? 1) Non bisogna mai guardare gli uomini sposati anche se son fichi; 2) i figli non si possono comprare per 10.000 $; 3) se una è stronza è stronza, c'è poco da fare (guardare la cara Naomi che se ne va per credere); 4) non solo può capitare di scambiare bambini nelle culle d'ospedale, vogliamo parlare dello scambio accidentale di embrioni?!? o_O; 5) qualcuno vada per favore a fermare la pazza psicopatica con un coltello in mano che sta per far partorire di forza quella povera crista stressata!!!



LOST 5x16 5x17 The incident: ???????????????????????????????? Se qualcuno ha qualcosa da dire...di qualsiasi genere...riguardo la season finale di Lost...riguardo John...riguardo la bomba ad idrogeno...riguardo alla Bibbia...riguardo a Jacob...riguardo al bene e al male...riguardo ai viaggi nel tempo...riguardo alle persone eterne...riguardo all'esplosione...riguardo a...CHE CAZZO STA SUCCEDENDO SU QUELLA FOTTUTISSIMA ISOLA?????????? prego commentate pure per future conversazioni costruttive e emotivamente profonde.

One Tree Hill 6x24 Remember me as a time of day: e vissero tutti felici e contenti. Un pò patetica, un pò strappalacrime, un pò divertente, un pò epica, un pò scontata e a tratti noiosa credevo che fosse la series finale...ma forse lo è, o forse faranno un'altra stagione di questo telefilm figlio illegittimo di Dawson's Creek. Chissà. Per ora stanno tutti bene e sono tutti tranquilli. E quindi cosa mai potrebbe succedere in una futura Tree Hill? Sfiga e sfiga è chiaro. Vi consiglio vivamente i sottotitoli con i commenti dei traduttori disponibili su ItaSA.

Grey's anatomy 5x23 Here's to the future - 5x24 Now or never: devo dire che sono diventata senza alcun motivo apparente una fan sfegatata dei post it. Strane queste mie passioni. Ma Derek può fare questo ed altro, lui può addirittura regalare un'operazione come regalo di nozze! Ma che UOMO! Per il resto...che succede? Muoiono quei due o no? Ma si potrà far finire una stagione con due fantasmi che si incontrano in ascensore?!? Non si fa, non si fa.

The Mentalist 1x23 Red John's footsteps: eccellente nuovissima serie televisiva con il mitico e "sa tutto lui" Patrick Jane, il quale ancora una volta non riesce a catturare il famelico John il Rosso che sorridente se ne vola via. Le avventure del più amato "veggente" del piccolo schermo torneranno a settembre. Nell'attesa spero vivamente che il buon scorbutico Cho si fidanzi con la nipote della simpatica signora! Buonissima season finale.



Lie to me 1x13 Sacrifice: un'altra nuova serie televisiva che ho seguito con passione, soprattutto perchè sono rimasta TROPPO affascinata dal magnetico accento british del mitico Cal. Incredibile quanto una faccia possa inconsapevolmente dire e quanto non possa, seppur volontariamente, mentire. Forse un tantino esagerata la storia degli attentati terroristici, ma che ci volete fare, a Washington fanno sempre le cose in grande! Ottima season finale.

Direi che il prossimo anno farò lo sforzo di non guardare Gossip Girl che è diventata una grandissima cagata.
Giusto per la cronaca ho visto anche la season finale di CSI nonostante lo abbia abbandonato for good a metà della nona stagione...puntata buona, il livello della scientifica di Las Vegas è sempre molto alto. Solo due osservazioni: 1) come OSA il nuovo venuto prendere il primo posto nella sigla?? quello era il posto di Grissom e doveva passare di diritto a Catherine!! una vergogna!! 2) e Nick vorrebbe fare il nuovo bug man?!?! Ma per favoooooreeeee!!!

La miglior battuta da season finale spetta a Chuck 2x22 Chuck versus the ring: Guys, I know kung fu!
Infine un saluto d'obbligo ai fan di E.R. che dopo ben tre lustri è giunto finalmente a conclusione!
ER 15x22 And in the end

martedì 19 maggio 2009

Un'altra Festa del Ricamo


Si rioca (per chi non sapesse cosa vuol dire...arrangiatevi e imparate il toscano)!
Giunti alla nostra terza edizione della Festa del Ricamo organizzata come ogni anno dall'azienda di famiglia, si parla già di tradizione e quindi vi invito ufficialmente il 7 giugno al Santa Flora vicino ad Arezzo. Interessati e non, siete pregati di far pubblicità tra amici e parenti che si occupano di punto croce eheh (ci conto!).
Di nuovo sono pronta a dare una mano in famiglia anche se questo comporterà rinunciare ai tomi di anatomia per un paio di giorni almeno: una fatica che in pochi credo riescano a capire ihih.
CasaCenina insomma vi aspetta!
Tra l'altro può anche darsi che ci sia una bella porchetta per tutti! E direi che non è roba da poco!

Ecco qua un breve resoconto della Festa!

domenica 3 maggio 2009

Dal Galles con amore


Quest'anno ho veramente girato tanto per il mondo, quasi mi vergogno. Per l'ennesima volta infatti ho allegramente abbandonato i confini italiani e mi sono diretta in terre straniere. La mia ultima meta: Cardiff, Galles, UK a visitare la mia cara amica Vanessa che sta passando in mezzo alla pioggia i suoi strepitosi sei mesi di Erasmus. Non è sarcasmo. Oddio, il clima fa decisamente cagare eh (anche se ho avuto così culo da trovare il sole mentre in Italia diluviava), ma studiare lì deve essere sul serio una grande esperienza. Ho conosciuto tantissime persone nuove, tutte quante in gamba e simpatiche, con le quali sono andata immediatamente d'accordo e che spero un giorno di rivedere, magari durante qualche altra gita. Devo dire che questa microvacanza di neanche una settimana ci stava tutta, e anche al momento giusto per giunta. Sì, perchè adesso dovrò seppellirmi sotto i tomi di anatomia speranzosa di passare questo esame il più presto possibile in modo tale da rilassarmi anche solo per pochi giorni su qualche spiaggia quest'estate. Estate che si avvicina inesorabile. Incrociate tutti quanti le dita per me eh, mi raccomando!!! E' vero che ancora ho più di un mese di tempo per preparami al patibolo, ma vi posso assicurare che dal punto di vista anatomico un mese dura quanto un riflesso involontario. Sì, purtroppo sì, queste battute tristissime vanno ormai di moda tra gli studenti di medicina...siamo messi male eh?!?!
Sperando di potermi svagare ogni tanto scrivendo qualche cavolata nel blog, o leggendo le vostre avventure e i vostri pensieri, vi lascio per ora mentre mi avvio verso il SNC...

sabato 11 aprile 2009

Non puoi sfuggire alla gelataia di Arezzo!

Ieri sera ce ne siamo andati a mangiare una tranquilla pizza (rispettando chiaramente la vigilia) e dopo cena ci siamo diretti sotto il diluvio universale in gelateria. Unici clienti della serata abbiamo occupato allegramente il minuscolo locale gustandoci coni e coppette. Si comincia a sparlare, ovvio, di tale A.X. (giusto per non fare nomi). Ad un certo punto, senza aspettativa, la gelataia se ne sbotta con "Ma chi, A.Y.?". E noi in coro "NO". Fiuuu. Figura di merda sfiorata. Divergiamo per qualche secondo sul tempo e poi di nuovo a sparlare perchè a quanto pare il soggetto aveva bisogno di essere analizzato in dettaglio, dai suoi difetti ai suoi preg...difetti. E di nuovo la gelataia "Ah bè, allora è A.X.!!!". Ora, le cose sono due: o Arezzo è veramente una città minuscola e ci conosciamo proprio tutti (il che è plausibile), o non puoi in assoluto modo sfuggire alle grinfie pettegole della magica gelataia! Non c'è bisogno di descrivere il fantastico momento di ilarità che ne è seguito. Non abbiamo fatto una figuraccia, perchè a quanto pare la gelataia appoggiava i nostri commenti e ci ha ASSICURATO che di certo non andrà a ridirlo in giro! Che si fa, ci si fida???

BUONA PASQUA A TUTTI QUANTI GENTE!

Un bacio

lunedì 6 aprile 2009

Il gatto nero le ha attraversato la strada...


Oggi stavo passando davanti al dipartimento di anatomia. Una signora in biciletta procedeva accanto a me. A un certo punto se ne spunta bello bello un gattone nero da dietro una macchina e attraversa il cortiletto con tutta tranquillità. Non ci avevo neanche fatto caso, non sono per niente superstiziosa per queste cose (aprire l'ombrello in casa, passare sotto una scala...), ma ho decisamente fatto caso, nonostante le cuffie dell'iPod, alle imprecazioni della signora in bicicletta. Ahaha, poraccia! Non ho potuto trattenere una risata. Questa si è pure girata per cercare conforto e una parola di buona fortuna, ma si è trovata davanti la Caterina sghignazzante. C'ho pure fatto una figura di merda, e per non migliorare affatto la mia situazione le ho addirittura detto "pure nero eh signora!". Me la immagino ancora appesa al cornicione della sfiga questa tizia.
Tra l'altro sarà una sfortunata e ironica coincidenza, ma nei dintorni dell'ospedale i gatti neri abbondano. Ce ne sono tantissimi di gatti, e anche belli paffuti. Immagino si pappino tutti gli avanzi dei pasti giornalieri dei pazienti. Per non parlare poi della gattara del dipartimento di Fisiologia (evitiamo nomi và...), la quale nutre diligentemente ogni giorno le sue care bestiole.
Pensandoci bene non mi dispiacerebbe affatto essere un gatto che bazzica l'ospedale: pasto assicurato, posticini tranquilli e soleggiati per dormire beatamente, numerosi amici umani e non, e soprattutto nessuno che ti rompe le palle, tutti che cercano di evitarti, perchè tanto anche se non sei un gatto nero, porti comunque sfiga all'ospedale!

giovedì 2 aprile 2009

No, io torno a casa...

Finalmente è spuntato il sole nella piovosa Firenze. Il primo vero giorno di primavera! Si potrà mai studiare il primo giorno di primavera?!? No, appunto. E quindi dopo aver bighellonato in biblioteca me ne sono tornata a casa. Nel tragitto ho preso una decisione importante: non farò l'otorinolaringoiatra da grande. Può non sembrare questo granchè come decisione, ma bisogna pur cominciare ad eliminare qualche specializzazione, in modo tale da arrivare al sesto anno e avere già qualche chiara idea in testa.

Sorseggiando il mio fresco estathè, ho visto un bambino uscire da maternità con il suo super mega passeggino nuovo di zecca. Era minuscolo e tutto imbacuccato, ancora un pò grinzoso. Probabilmente aveva qualcosa tipo tre giorni di vita. I genitori lo hanno messo con mille cure nella macchina lavata a lucido per l'occasione. Devo dire che ha scelto proprio una bella giornata per fare il suo primo giro in auto.

martedì 24 marzo 2009

Un anno di blog

Eh già! E' un anno che son qui a scrivere nella blogosfera non so bene cosa. Però devo dire che sono abbastanza soddisfatta di questo mio piccolo angolo di rete con i suoi pochi ma buoni visitatori giornalieri. Ho conosciuto un bel pò di gente e questo mi fa molto piacere perchè vuol dire che alla fin fine qualcuno è pur sempre interessato a quel che dico, anche se magari a volte non ha particolarmente senso o significato. Ci scambiamo pezzetti di vita eterea che possono essere anche utili per affrontare la vita reale o per rifletterci su oppure per leggere il successivo commento di conforto o di sdrammatizzazione all'ultimo evento della giornata.
Ogni tanto ho un decisamente trascurato questa mia creatura, poretta, ma insomma, è ancora qui, non ci lamentiamo va.
Quest'avventura cominciata per dovere (esame di informatica) si è protratta felicemente per un anno e probabilmente proseguirà ancora per un bel pò, sempre che non vi rompiate le scatole prima voi di me eheh.

Come avevo già accennato ci sono nuovi studenti che hanno dato inizio al loro blog personale per sostenere l'esame d'informatica del primo anno di medicina, e quindi io vi metto una lista così buttata a caso, siti pescati in una lunga lista. Non ne conosco che uno solo di questi blog, ma se ci volete dare un'occhiata magari vi divertite pure (considerate che la stragrande maggioranza son toscani), e comunque potrebbe essere una buona occasione non solo per aumentar loro il voto, ma anche per conoscere qualcosa di nuovo. Chissà...

La coperta di Linus
Joey Blog
Melencolia estatica
Med Pampa
Città diffusa
Le risahe
Questione di equilibrio
Inside Lucia
lafleur
I' blogghe dì Piera
In bocca all'UFO
Ciaba's kingdom
V esiste
Critica generale
Le pagine di Leti
Resolution

sabato 21 marzo 2009

La bianca primavera

Oggi dovrebbe essere primavera...dovrebbe appunto. Già ieri sera nevicava, e stamani quando mi sono svegliata la neve continuava a scendere! Niente in contrario. Adoro la neve, però mi ha preso un pò alla sprovvista ecco tutto. Non vorrei adesso rischiare di prendere il raffreddore.
Certo che tornare a casa il venerdì sera, dopo aver passato tutta la settimana a Firenze, e ritrovarsi circondati dalla neve è proprio meraviglioso. I cani mi saltano addosso dalla contentezza che son tornata, il fuoco è acceso, e la Belvina (ndr. il nostro gatto) è lì in cima alle scale che mi aspetta. La magica cena della mamma è già pronta, e il mio cuscino è lì sul letto che non vede l'ora di accogliere il cervellino stanco che mi ritrovo.
E per dirvi quanto si sta bene, nonostante il freddo buzzone di questo 21 marzo, adesso non mi metterò come è mio solito a guardare telefilm, ma finirò di leggere davanti al fuochicino il romanzo della setimana: Il mondo nuovo di Huxley. Questo pazzo genio ha scritto nel '32 cose incredibili di ingegneria genetica, tecnologia e scienza in un futuristico asettico mondo totalitario. Deve un pò essersi ispirato a lui il caro George quando scrisse 1984. C'è da dire però che il Grande Fratello ha un fascino sottile tutto suo, filosoficamente ed emotivamente, mentre quest'altro mondo nuovo sembra essere ancora soltanto un abbozzo del futuro. Comunque sia consigliatissimo, se vi piace il genere; se non altro anche solo per rimanere affascinati dalla fantasia/senso della realtà del giovane Huxley.

E inoltre: è stata appena sfornata la nuova lista delle matricole di medicina impegnate nella costruzione del proprio blog personale come esame di informatica. Giusto per abbracciare il ricordo dell'inizio di questa mia avventura cibernetica, andrò a dare un'occhiata ai giovincelli bloggers e vi farò sapere se credo che qualche blog possa veramente valere la pena. Così aumentate anche il voto a questi futuri dottori, proprio come avete fatto con me eheh.

LINDOZ: se passi di qui, come faccio adesso ad accedere al tuo blog???

lunedì 16 marzo 2009

La briscola in cinque


Ho finito ieri di leggere questo libriccino veramente carino scritto in dialetto toscano. Ironico e acuto racconta la ricerca dell'assassino di una giovane ragazza in un piccolo paese costiero. Il barrista si improvvisa investigatore e accanto alle ricerche si delinea la classica vita da bar: i pettegolezzi, i commenti, le partite a carte. Ritratto fedele del tipico bar toscano e delle regole dei piccoli paesi, La briscola in cinque è una lettura leggera e divertente, e l'autore (Malvaldi) riesce benissimo a descrivere questo angolo di vita tipico un pò di tutti noi.
Sfortunatamente, come mio solito, ho scoperto chi era l'assasino ben prima della fine. E' per questo che raramente leggo libri gialli, perchè individuo quasi sempre il colpevole e ciò riduce di molto la voglia di arrivare all'ultima pagina. Sarà che sono cresciuta a pane e CSI... tra l'altro da qualche settimana ho detto definitivamente addio alla storica serie televisiva che ha raggiunto la bellezza del suo nono compleanno. E' stata una scelta difficile, dato che appunto ci sono cresciuta guardando CSI, ma lo show non vale più granchè. Si poteva continuare a guardarlo dopo la dipartita di Sara (che non mi stava neanche particolarmente simpatica), e si poteva ancora guardare, seppur dolorosamente, dopo l'improvviso addio di Warrick. Ma da quando il leggendario Grissom ha tolto le tende, direi che la serie ha perso quasi tutto il suo fascino. E allora che il caro Gil se ne stia pure nella giungla, i fans lo ricorderanno come l'unica vera personificazione di CSI.

lunedì 9 marzo 2009

Mimose per le nuove generazioni


Ieri era la Festa della Donna, quindi tanti auguri signore e signorine mie, anche se un pò in ritardo. Ringrazio particolarmente NYY per l'augurio che ha lasciato nel mio ultimo post, mi è piaciuto molto :-D
Ho anche particolamente apprezzato il caro pizzaiolo di Rifredi che ieri mi ha regalato la mimosa. Ho cominciato a realizzare che in fondo, pur essendo a Firenze, Rifredi è un pò come un quartiere/paesino. Alla fin fine ci conosciamo un pò tutti. Ieri sera infatti c'era anche il gelataio in pizzeria, e ormai ho così tanta confidenza con lui (date le quintalate di gelato comprato) che lo ho addirittura sgridato perchè se ne stava a pettegolare col pizzaiolo quando in realtà la gelateria doveva essere aperta.
Mentre da una parte comincio ad inserirmi in questo angolo di Firenze, dall'altra mi rendo conto di quanto stiano cambiando le cose in quel di Arezzo (e probabilmente anche altrove). Sabato sera eravamo infatti a bighellonare per il Corso, cosa che non facevamo da tempo, e mi ha stupito la quantità di bambini con l'aria strafottente e la faccia da schiaffi che prendeva possesso della strada, infischiandosene altamente del mondo, dell'educazione e del fatto che a dodici anni non si fanno le ore piccole fuori di casa senza genitori al seguito, o almeno io non lo facevo. Mi sembra quasi che ogni anno questi ragazzini peggiorino. Non è che noi fossimo propriamente stinchi di santo eh, potrei raccontare varie avventure, ma ho come l'impressione che ci sia stato un picco in discesa, 30% di pendenza come minimo, verso lo scatafascio. S'è fatto un mondo un si sta più ritti per davvero!

lunedì 2 marzo 2009

E si ricomincia


Eccoci di nuovo qua a Firenze. Piove. Ovvio, non poteva essere altrimenti.
E si ricomincia con un nuovo semestre all'università. Materia del momento: anatomia. Ho dato uno sguardo oggi a quello che mi aspetta. Non ho neanche il coraggio di riferirlo, perchè rischierei di cadere nel baratro della paranoia ancor prima di cominciare a studiare. Diciamo solo che mi aspettano mesi intensi da passare con la testa china sui libri. Ci sarebbero anche altre lezioni da frequentare, senza obbligo di esame per l'anno in corso, ma sinceramente ora come ora non saprei quali altre lezioni. Gli imponenti tomi di anatomia gettano un'ombra cupa intorno a tutto quello che li circonda, oscurando qualsiasi altro argomento di studio.
Per dare un ultimo tocco di classe agli spassosi e cazzuti anedotti della appena trascorsa sessione d'esame, giusto per non cominciare questo secondo semestre in maniera troppo soft per gli standard dei medici fiorentini, ecco che stamani la professoressa di anatomia si infuria per il troppo brusio post vacanze e se ne esce con la felice quanto deprimente frase (a seconda dei punti di vista): "Io sono obbligata a stare qui ad insegnarvi! Anche se non ne ho per niente voglia!". Un'esclamazione ben pensata per fare aumentare ancora di più il rumore in aula.
Adesso abbiamo un solido motivo per frequentare le lezioni, che va ben al di là della voglia di apprendimento/riscaldamento della sedia: far passare una mattina di merda alla prof! E anche se questo rancore si protrarrà fino agli esami noi non ci lamentiamo perchè tanto, peggio di come già vanno non possono andare.
E andiamo che si ricomincia!

mercoledì 25 febbraio 2009

Americans heart Italia


Ultimamente frequento un numero incredibile di ragazzi e ragazze americane che studiano qui da noi. E' vero che l'Italia, e in particolar modo Firenze, sono sempre state mete ambite da parte di giovani studenti, ma solo adesso mi rendo conto di quanti siano in realtà.
Tutto è cominciato quando Andrea B. ha accolto nel suo appartamento due ragazzi americani come coinquilini. E' venuto di conseguenza che sono in qualche modo entrati a far parte del nostro gruppo di amici. Quello che non sapevamo era che questi due ragazzi dell'Oklahoma University viaggiavano con l'intera classe. E quindi adesso quando usciamo ci ritroviamo americani ovunque! Ganza questa cosa! Si conoscono un sacco di persone nuove, di un posto così diverso e lontano, si parla e si migliora il nostro inglese, ci si diverte di più.
Ma questo non è tutto! L'altra sera sono uscita con alcuni amici per festeggiare il nostro esame passato con successo. Siamo andati in un sushi bar, e lì accanto a noi c'era questa ragazza da sola. Poretta! Chiaramente una parola tira l'altra e alla fine ci siamo ritrovati ad invitarla a bere una birra con noi. E così ecco che abbiamo fatto amicizia anche con Taylor di Chicago, che studia storia dell'arte a Firenze. E dove altro la si può studiare storia dell'arte? Eheh. Molto simpatica e tranquilla...normale oserei dire! Non come quelle spugne dell'Oklahoma. E' incredibile e forse triste da dire, ma una delle cose che mi ha colpito di più di questi ragazzi è la quantità di alcol che bevono. Sarà anche che negli States non puoi bere fino ai 21 anni (ma per favore...tutte balle), fatto sta che salta decisamente agli occhi il bicchiere in mano. E poi diciamocelo, saranno anche il più grande paese al mondo, e siamo fortunati a poter passare del tempo con questi ragazzi e ragazze, ma bisogna ammettere che ne hanno di cose da imparare. Come per esempio l'aperitivo: pane e aceto balsamico?? Ma daaaaiiii! Non ci siamo proprio! La pasta NON si butta prima che l'acqua cominci a bollire, lo sanno tutti! E non si usa il sale fino, ma grosso! Insomma, ma dove sono cresciuti ahah! Bisogna partire dalle basi.
Il pub stracolmo di americani è diventato un posto migliore! Peccato che alcuni ti guardino dall'alto in basso. Ma si capisce, in fondo siamo italiani. Quello che ancora non sanno è che tempo due mesi e non vorranno più tornarsene a casa! Mica la trovi in Illinois la schiacciata con la mortadella! E sicuramente non ti ritrovi Santa Maria del Fiore davanti quando scendi le scale di casa! Eh!

martedì 17 febbraio 2009

Volantinaggio rosa a Parigi


Torno in questo mio blog abbandonato da più di un mese. Poretto. Mi scuso con tutti i miei lettori e con i blogger che seguo per questa mia negligenza, ma sono stati tempi indaffaratissimi. Lasciando per un momento da parte lo studio matto e disperatissimo (che proseguirà anche nei prossimi giorni), dall'inizio dell'anno sono andata oltre confine per ben tre volte: prima il capodanno a Vienna, poi dieci giorni in California per visitare i parenti e per vedere una fiera di lavoro a Los Angeles, e adesso torno da Parigi per un'altra fiera in cui abbiamo esposto e venduto. Studio e lavoro 24/7 quindi. Ciò non si concilia molto con gli aggiornamenti del blog eheh.

Giorni intensi quelli di Parigi. Il mio compito era quello di dare volantini con quattro schemi da ricamare a punto croce a ogni singola donnina che passava dal nostro stand. Scopo: farci pubblicità. Abbiamo infatti aperto il sito di Casa Cenina in francese, e ci siamo presentati a questa fiera di ricamo parigino per farci conoscere ed entrare anche nel mercato francese. L'Aiguille en fete prevede donnine da ogni parte d'Europa e non solo, eccitate da tanti filati e perline, caciarone nel gruppo di amiche, contente della gita fuori porta e dello schema raro e bello che finalmente hanno comprato. Tuttavia timorose, perse tra gli stand, ubriache di colori e stoffe, indecise, sorprese.
Nei miei quattro giorni di volantinaggio no stop ho potuto conoscere, criticare e apprezzare queste strane donnine, accompagnate dal marito-carrello o dalle amiche del club di ricamo.
C'erano vari modi per accetare questo petit cadeau che Casa Cenina offriva loro. Alcune si ritrovavano il volantino in mano e mi guardavano con aria interrogativa proseguendo il loro giro, altre scuotevano la mano "no merci" e tiravano a diritto per circa tre passi, si fermavano, osservavano altre signore che prendevano il volantino e poi tornavano indietro per impossessarsi del loro. Spesso e volentieri dovevo aggiungere la parola gratuite perchè altrimenti pensavano che volevamo fregarle in qualche modo con acquisti poco sicuri. In fondo siamo italiani, e i francesi non ci considerano di certo i migliori a questo mondo. La cosa è reciproca chiaramente. Ci sono poi quelle che ti si piazzano lì davanti e ti guardano col sorriso stampato in faccia "ma questa mi dà veramente quattro schemi gratis da ricamare?!?". Chi allunga la mano timorosa, chi consulta l'amica prima di accettare un volantino da les italien. Quelle più gentili accettano volentieri perchè in fondo non si dice mai di no a un cadeau. Tutte comunque ringraziavano, qualcuna più entusiasta e contenta, qualcuna più dubbiosa. Quando arrivavano i gruppi di donnine mi bastava acchiapparne una, la quale correva subito dalle compari che al settimo cielo si mettevano in fila per non avere qualcosa in meno rispetto alle altre. Se poi c'era ressa allo stand potevo scorgere dietro la massa mani che si allungavano "moi, moi aussi". Altre ancora si piazzavano in disparte ad osservare il mio operato di consegna gratuita e dopo un pò si avvicinavano "ma lo posso prendere anche io?". Le più anziane non capivano, ma una ragazza sorridente che offriva regali non si poteva snobbare. Alcune mi hanno addirittura chiesto "e perchè dai quattro schemi in regalo?". Eravamo gli unici in tutta la fiera a regalare qualcosa e questa stranezza, aggiunta alla nostra ancora più strana nazionalità, faceva rimanere tutte quante interdette. Ma le ho conquistate quasi tutte, consegnavo volantini in automatico, tipo macchinetta, mi si era incantato il disco: madame, bonjour, petit cadeau pour vous, pur vous aussi madame, est gratuite, bounjour madame, petit cadeau. Quando poi cominciavano a dirmi "Je l'ai deja" ero realizzata, voleva dire che avevo fatto il mio lavoro, ma mica me le ricordavo le facce, e quindi ripetevo lo stesso "petit cadeau madame". Facce tutte uguali tra parentesi, una massa indistinta di donnine e pellicce, occhiali e mani senza un volto.
I bersagli più facili erano i bambini e i mariti. I primi perchè si divertivano a prendere quei volantini considerandoli come piccoli tesori, i secondi perchè spallati e disorientati in mezzo a tutte quelle donne girovagavano senza meta trasportando gli acquisti della moglie, e quindi ottenere qualcosa da consegnare alla consorte come preda e trofeo li faceva sentire importanti e più utili di un carrello.
C'è da dire che il modo in cui rifiutavano il volantino per poi tornare indietro e prenderne anche quattro o cinque, non mi faceva sentire ben disposta nei loro confronti, ma il sorriso e la gentilezza erano d'ordinanza chiaramente e quindi ripetevo la mia battuta in francese senza interruzioni, con voce calma e sorriso a cinquanta denti. La pidocchieria francese mi ha schiaffeggiato in questi giorni passati con i piedi doloranti, ma è bastato un solo complimento per far risollevare tutto il morale di Casa Cenina. Una signora si è infatti avvicinata e ci ha detto "è incredibile, bisogna venire dagli italiani per avere un regalo e un pò di gentilezza". Mica si frigge con l'acqua signora mia! Che poi precisiamo, in Toscana si frigge solo con l'olio extravergine d'oliva.
Si spera che queste donnine si facciano vive anche in internet, non solo tra i banchini della fiera. Per ora ringrazio Clementina e Mantella, i nostri grandissimi traduttori, e chiaramente l'indispensabile Ilaria. Per il resto dello staff non servono parole, siamo i meglio Cri! Ehehe!

Con il sorriso vi saluto sperando di farmi rivedere presto. Petit cadeau pur vous aussi, è ovvio.

martedì 13 gennaio 2009

Deve passare la Freccia Rossa


Conversazione telefonica udita in treno. Il signore seduto davanti a me stava parlando con il figlio all'altro capo del cellulare.

Pronto...Ora icchè tu ha' fatto?...Come tu l'hai perso a Statuto?...Un'altra volta? Tu se' proprio bischero figliolo eh!...Eh oh, icchè? Unm'interessa. Quante volte te l'ho detto che tu devi passare di dietro ai barre, non davanti sennò tu la fai troppo lunga la via!...Madonna, e sembra tu abbia fatto l'abbonamento a perdere i' treno, invece che a pigliallo!...Ma poi ormai un tu lo sai che deve passare 'sta benedetta Freccia Rossa! Sicchè tutti gli altri treni so in ritardo. E te tu lo perdi uguale! Un tu capisci proprio nulla!...Eh, ora mi tocca venire a pigliatti colla macchina...L'autobus troppa fatica eh!...Ma tanto che mi lamento, l'è colpa mia, t'ho fatto io. Anzi, l'è colpa della tu' mamma. Amore amore amore, benzina vedi!...Ora tu rimani lì e tu m'aspetti...Ci si becca? Oh come tu parli? Icchè vorrebbe dire? Quando t'arrivi a casa ti becco io vai!...Sì, ciao.

Sarà anche tanto veloce questa Freccia Rossa, ma per fare due chilometri con un treno regionale ci vogliono venti minuti. Meno male che si fanno un pò di risate!
Un abbraccio a tutti i genitori tassisti. Compresi i miei.

domenica 4 gennaio 2009

Capodanno a Vienna


Buon anno gente! Come butta questo 2009 per ora?
Non so di preciso cosa dire del mio slendido capodanno a Vienna. Ci siamo divertiti tantissimo, eravamo contenti, sereni e felici. In una meravigliosa città, con gli amici giusti, nè troppi nè troppo pochi. L'unica nota di demerito forse, il freddo gelido, veramente polare! Ma sono stati giorni indimenticabili, il migliore capodanno di sempre!
Abbiamo fatto un numero esagerato di foto, ma ne ho selezionate un pò per voi, le trovate in fondo al mio blog. Eccoci qua: Andrea, Vanessa, Sarah, Andrea, Shachar e Caterina!