sabato 11 aprile 2009

Non puoi sfuggire alla gelataia di Arezzo!

Ieri sera ce ne siamo andati a mangiare una tranquilla pizza (rispettando chiaramente la vigilia) e dopo cena ci siamo diretti sotto il diluvio universale in gelateria. Unici clienti della serata abbiamo occupato allegramente il minuscolo locale gustandoci coni e coppette. Si comincia a sparlare, ovvio, di tale A.X. (giusto per non fare nomi). Ad un certo punto, senza aspettativa, la gelataia se ne sbotta con "Ma chi, A.Y.?". E noi in coro "NO". Fiuuu. Figura di merda sfiorata. Divergiamo per qualche secondo sul tempo e poi di nuovo a sparlare perchè a quanto pare il soggetto aveva bisogno di essere analizzato in dettaglio, dai suoi difetti ai suoi preg...difetti. E di nuovo la gelataia "Ah bè, allora è A.X.!!!". Ora, le cose sono due: o Arezzo è veramente una città minuscola e ci conosciamo proprio tutti (il che è plausibile), o non puoi in assoluto modo sfuggire alle grinfie pettegole della magica gelataia! Non c'è bisogno di descrivere il fantastico momento di ilarità che ne è seguito. Non abbiamo fatto una figuraccia, perchè a quanto pare la gelataia appoggiava i nostri commenti e ci ha ASSICURATO che di certo non andrà a ridirlo in giro! Che si fa, ci si fida???

BUONA PASQUA A TUTTI QUANTI GENTE!

Un bacio

lunedì 6 aprile 2009

Il gatto nero le ha attraversato la strada...


Oggi stavo passando davanti al dipartimento di anatomia. Una signora in biciletta procedeva accanto a me. A un certo punto se ne spunta bello bello un gattone nero da dietro una macchina e attraversa il cortiletto con tutta tranquillità. Non ci avevo neanche fatto caso, non sono per niente superstiziosa per queste cose (aprire l'ombrello in casa, passare sotto una scala...), ma ho decisamente fatto caso, nonostante le cuffie dell'iPod, alle imprecazioni della signora in bicicletta. Ahaha, poraccia! Non ho potuto trattenere una risata. Questa si è pure girata per cercare conforto e una parola di buona fortuna, ma si è trovata davanti la Caterina sghignazzante. C'ho pure fatto una figura di merda, e per non migliorare affatto la mia situazione le ho addirittura detto "pure nero eh signora!". Me la immagino ancora appesa al cornicione della sfiga questa tizia.
Tra l'altro sarà una sfortunata e ironica coincidenza, ma nei dintorni dell'ospedale i gatti neri abbondano. Ce ne sono tantissimi di gatti, e anche belli paffuti. Immagino si pappino tutti gli avanzi dei pasti giornalieri dei pazienti. Per non parlare poi della gattara del dipartimento di Fisiologia (evitiamo nomi và...), la quale nutre diligentemente ogni giorno le sue care bestiole.
Pensandoci bene non mi dispiacerebbe affatto essere un gatto che bazzica l'ospedale: pasto assicurato, posticini tranquilli e soleggiati per dormire beatamente, numerosi amici umani e non, e soprattutto nessuno che ti rompe le palle, tutti che cercano di evitarti, perchè tanto anche se non sei un gatto nero, porti comunque sfiga all'ospedale!

giovedì 2 aprile 2009

No, io torno a casa...

Finalmente è spuntato il sole nella piovosa Firenze. Il primo vero giorno di primavera! Si potrà mai studiare il primo giorno di primavera?!? No, appunto. E quindi dopo aver bighellonato in biblioteca me ne sono tornata a casa. Nel tragitto ho preso una decisione importante: non farò l'otorinolaringoiatra da grande. Può non sembrare questo granchè come decisione, ma bisogna pur cominciare ad eliminare qualche specializzazione, in modo tale da arrivare al sesto anno e avere già qualche chiara idea in testa.

Sorseggiando il mio fresco estathè, ho visto un bambino uscire da maternità con il suo super mega passeggino nuovo di zecca. Era minuscolo e tutto imbacuccato, ancora un pò grinzoso. Probabilmente aveva qualcosa tipo tre giorni di vita. I genitori lo hanno messo con mille cure nella macchina lavata a lucido per l'occasione. Devo dire che ha scelto proprio una bella giornata per fare il suo primo giro in auto.