Finalmente è spuntato il sole nella piovosa Firenze. Il primo vero giorno di primavera! Si potrà mai studiare il primo giorno di primavera?!? No, appunto. E quindi dopo aver bighellonato in biblioteca me ne sono tornata a casa. Nel tragitto ho preso una decisione importante: non farò l'otorinolaringoiatra da grande. Può non sembrare questo granchè come decisione, ma bisogna pur cominciare ad eliminare qualche specializzazione, in modo tale da arrivare al sesto anno e avere già qualche chiara idea in testa.
Sorseggiando il mio fresco estathè, ho visto un bambino uscire da maternità con il suo super mega passeggino nuovo di zecca. Era minuscolo e tutto imbacuccato, ancora un pò grinzoso. Probabilmente aveva qualcosa tipo tre giorni di vita. I genitori lo hanno messo con mille cure nella macchina lavata a lucido per l'occasione. Devo dire che ha scelto proprio una bella giornata per fare il suo primo giro in auto.
giovedì 2 aprile 2009
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6 commenti:
Ma vuoi farmi morire d'invidia? qui piove a catinelle!
si sta rabbuiando mi sa...speriamo che regga almeno domani dai! deve cominciare questa primavera!!! dieci giorni fa nevicava! non va bene!
Nel week end e' previsto bel tempo ... Speriamo che sia cosi!
Già, il piccolo ha scelto proprio una bella giornata per il suo primo giretto...riguardo la specializzazione hai comunque qualche preferenza? Un bacione!
@Serena: per adesso non so...ho ancora un bel pò di anni per decidere. comunque sono indirizzata verso qualcosa tipo neurologia, psichiatria...
L’inverno è alle spalle. Di neve quest’anno ne è caduta assai sulle nostre montagne. Ma è così che l’inverno deve essere. Non quei giorni calducci e strani, quella fuliggine persistente anche quando non si vedono nuvole in cielo, indizi di un ambiente malato. No,… freddo pungente, con i passi che scricchiolano come su un velluto gelato, vapore ad ogni parola. Così deve essere l’inverno.
Ora è primavera e presto sarà estate, calda, E’ la vita che riprende, è il nuovo orizzonte che intravvedo davanti.. la sensazione di sentire vicine le persone care, gli amici anche lontani. È la vita che riprende.
L’agenda torna a riempirsi. Domani, dopodomani… c’è molto da fare.
Di neve ne è caduta assai sulle nostre montagne… ed ora è Pasqua. La vita riprende nella speranza e così deve essere nonostante i lutti, la devastazione, l’incertezza del futuro per tanti nostri concittadini.
Buona Pasqua,
quindi
e sia di vera risurrezione
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