Il "vigile" della pista di atterraggio, quello con i paletti fosforescenti che fa segnali ai piloti, manda a quel paese il comandante del mio aereo che ha parcheggiato fuori dalle linee bianche. Tipico gesto italiano, un braccio che parte dal basso e si dirige in alto, un'esperta rotazione del polso, mano aperta con dita chiuse, in direzione del coglione di turno. Sono in Italia, sono tornata a casa.
Ma ciò non basta.
Seduta su uno scalino in piazza Sant'Agostino, racconto le mie avventure ad alcuni amici. Giro lo sguardo intorno e mi deprimo: 24 ore prima ero nella spiaggia di Ipanema, Rio de Janeiro. Adesso sono ad Arezzo, nelle sicure abitudini della mia vita, sono tornata a casa.
Ma ciò non basta.
Abbandono la fila per prendere la rosticciana (if you don't know it, google it) e passo in gelateria. L'accento chianino mi schiaffeggia. Il Babbo parlando della Figlia: "Hadetto un' lovòle 'lgelato". La Mamma: "M'emporta 'nasega, lo vojo io".
Questo è un sano e genuino "Bentornata a 'Rezzo".
domenica 7 agosto 2011
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
5 commenti:
Oh, quanto mi piacerebbe visitare un pò la tua 'Rezzo! :D
Complimenti per il viaggione oltreoceano :)
@Carlo: vieni pure quando vuoi, ti faccio da cicerone volentieri :-)
Buon ferragosto, festa dell'Assunta
Buon Ferragosto! :-)
Ebbene sì, le cose belle passano in fretta, soprattutto le vacanze purtroppo! Però dai, che bella l'Italia ed il suo "carattere"...passa a trovarmi!
Posta un commento