Lo scorso giovedì a noi studenti del secondo anno ci ha fatto lezione il premio Nobel per la Medicina nel 1998, Luigi Giuseppe Ignarro. Italianissimo, babbo napoletano e mamma siciliana, è però nato in America e da allora è diventato Louis Ignarro. Si trattava di una lezione molto attesa, come vi potete bene immaginare, perchè non è che tutti i giorni puoi dire "ah sì, stamani ero a lezione dal premio Nobel". O meglio, a noi non capita mai di dirlo; probabilmente agli studenti americani succede (beati loro). Tutto era stato organizzato: c'erano i traduttori (nonostante l'"italianissimo" era infatti decisamente scarso in italiano), telecamere a riprenderlo, dottori, specializzandi, studenti, interessati vari, le cuffie per tutti quanti, e addirittura una bellissima cartellina di cuoio con un block notes, una penna e l'infinito CV dell'ospite. Da qualche giorno ci sentiamo tutti molto professionali con questa cartellina, anche se siamo solo al secondo anno di medicina eheh!
Aperta parentesi. (Giovedì era sciopero generale e blocco didattico, per via di tutte le varie cose che stanno succedendo adesso nelle università. A qualcuno è interessato il fatto che fosse sciopero? ... Neanche per idea, c'eravamo tutti. Buffi questi paradossi...). Chiusa parentesi.
C'è un perchè se ha vinto il premio Nobel.
Queste cose sembrano molto eteree di solito: "Ah, ma lo sai che X ha vinto il premio Nobel?" "Ah sì? Caspita!", ma in realtà uno magari non ha idea di chi sia X o per che cosa ha vinto il premio, o con chi, o addirittura cos'è il premio Nobel.
Altre volte si usa come battuta: "Ma che cazzo dici? Ragionamento da Nobel, complimenti!" oppure "Ragazzi, sei proprio bravo! Ma ancora non sei stato chiamato per il premio Nobel? Nooo? Strano...".
Dopo aver fatto la conoscenza del caro e simpatico ometto baffuto che quel premio l'ha vinto veramente, uno capisce che non siamo stati creati tutti uguali, e se vinci il premio Nobel vuol dire che sei un genio. Senza iperboli o eufemismi, sei un genio, punto. Sono convinta che sarebbe in grado di spiegare l'intera biochimica conosciuta persino a mia nonna e fargliela addirittura risultare così chiara da essere cristallina.
Ci ha appena accennato dell' NO, ossido di azoto, che lui stesso insieme ad altri due geni ha scoperto essere prodotto dal corpo, pur essendo tossico; viene usato come neurotrasmettitore, è utile per problemi cardiovascolari. Ci ha detto sorridendo di come quasi per scherzo hanno "inventato" il Viagra (vi immaginate quanto è ricco adesso questo tizio??? E soprattutto quanto è contenta la moglie???). Niente di tecnico, perchè tanto studieremo tutto sul libro quando faremo farmacologia: la modestia non è stata proprio la qualità che più risaltava in lui...però che cavolo, se lo può permettere!
Non ha spiegato niente, si è raccontato. In modo chiaro, diretto, onesto e anche simpatico. Pensandoci è forse una delle cose più difficili da fare, raccontarsi. Ci ha mostrato chi è, non cosa ha fatto. Non abbiamo semplicemente imparato qualcosa di nuovo, abbiamo incontrato e conosciuto una persona che valeva la pena conoscere, perchè ci ha lasciato qualcosa per il futuro, la sua straordinaria esperienza.
lunedì 3 novembre 2008
Non a caso ha vinto un Nobel...
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2 commenti:
....e ci mancherebbe ! occupare la facoltà e, così facendo, impedire un incontro con un premio Nobel. Non esiste...
Occuperei volentieri per richiamare ai governati, agli industriali ( e a quelli che rompono le balle o che strumentalizzano) che i nostri giovani, cioè voi, sono il futuro che c'è, che non c'è se viene umiliato, ferito, ''schiavizzato'', offeso nel diritto insopprimibile di ''crescere'',sognare...
anche il Nobel.
Occuperei ... per ''reclamare i sogni'' ma non nel giorno dell'incontro con un Nobel; uno che insegna a sognare.
Giovenale Nino Sassi
ciao cate... che bello risentirti!
certi incontri, al di là di quanto di concreto danno, penso che ti carichino un sacco! e non so come funziona tra voi medici ma da noi aspiranti precari disoccupati ogni tanto conoscere qualcuno che ce l'ha fatta porta un po' di allegria!
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