lunedì 25 ottobre 2010
E' un righello!
Grazie a mamma... e direi che non c'è da aggiungere altro, si spiega da sè.
Grazie a chi ha chiesto a cosa mai può servire un righello.
Grazie anche a chi non è venuto. Tanto venite la prossima volta, e già che ci sono mi avvantaggio con i ringraziamenti.
sabato 16 ottobre 2010
Vicenza, 21 - 24 ottobre 2010
Abbiamo preparato una cosa speciale per questa occasione: eccola qua!
A parte il fatto che c'è scritto sopra il mio nome (già sarebbe un buon motivo per comprare questo libro), direi che tutte le ricamine e tutti i ricamini si devono dar da fare per impossessarsi di una copia. Copia che chiaramente può essere anche autografata dagli autori stessi proprio alla fiera. Dopo anni di Festa del Ricamo abbiamo fatto una cosa straordinaria: abbiamo riunito nove schemi da ricamare, disegnati da nove famossimi autori diversi! Chiaramente il soggetto comune è la Toscana. Quindi non fatemi fare brutte figure e fate volare alto I Quaderni di Caterina.
Se avrò tempo tornerò da voi con i dettagli della fiera!
Vi aspettiamo!
lunedì 11 ottobre 2010
Finchè la barca va ... ma sì ...
Quando vedi i carabinieri e la polizia davanti all’università è un brutto segno. In questi giorni di protesta mi sono ritrovata a leggere, pensare e parlare, e sono giunta alla conclusione che questa situazione, alla facoltà di Medicina e Chirurgia (non mi riferisco ad altre), non si sfanga. Non tanto per questioni strettamente relative alla giusta o sbagliata riforma Gelmini, quanto per lo spirito generale con cui la stessa viene affrontata. Forse per la prima volta nella storia accademica, orde di giovani studenti universitari si trovano fianco a fianco ai loro docenti assorbendo, come è sempre stato, cultura e informazione, ma aggiungendovi una inusuale assenza di modernizzazione. Da quando in qua i ventenni vanno così d’accordo con i settantenni? Lottare per un ideale comune è sempre una gran bella cosa, e il fatto che questo ideale coinvolga differenti generazioni dovrebbe essere un incentivo per impegnarsi ancora di più nella sua realizzazione pratica. E allora come mai adesso tutto ciò mi stona così tanto? Forse perché mi trovo quasi inorridita di fronte a ragazzi della mia età che non sanno come gestire il cambiamento. Cambiamento in senso lato del termine, evoluzione e modificazione del passato per raggiungere un presente ed eventualmente un futuro diversi. Non giudico il cambiamento, può essere in meglio o in peggio, ma giudico, e anche severamente, la totale incapacità della gran parte dei miei coetanei di sfruttare il cambiamento, anche il peggiore immaginabile, per poterne invece ottenere qualcosa di utile. E si dovrebbe diventare dottori, far star bene le persone quando stanno male. Mi trovo circondata da frasi fatte, gran pensieri che non hanno un briciolo di praticità, soliloqui accaldati basati su concetti e filosofie che sono entrati in scadenza. Il tutto mi sta stretto, molto stretto e mi sto quasi arrendendo al fatto che la gente non sia in grado di creare un pensiero senza prima aver consultato la pecora che gli sta accanto.
Per parlare invece specificamente della riforma, tu, Professore in Medicina e Chirurgia che vuoi essere solidale alla causa dei ricercatori, non fare l’ipocrita! Evita di bloccarmi le lezioni e crearmi solamente un rompimento di coglioni; piuttosto vieni in classe a insegnarmi che è giusto insegnare. Non ti mettere a protestare per strada con striscioni e megafoni indossando il camice, che è anche poco igienico; piuttosto tagliati uno dei tuoi tre stipendi per vera solidarietà con i tuoi amici e colleghi ricercatori che non hanno un soldo. E già che ci sei, manda una e-mail ai tuoi maestri, come ti piace chiamare i secolari baroni di ateneo, e digli che è giunto il momento per loro di andare in pensione e liberare un posto di lavoro. Ah, no, scusa, mandagli un piccione viaggiatore … vista l’età …
venerdì 8 ottobre 2010
Barnhill 1948 - Avetrana 2010
1984 - George Orwell